(tulli superstar in spiaggia di Emanuele Novazio

(tulli superstar in spiaggia Il distacco dalla Spd ridotto a 4 punti. E il leader liberale parte per un tour di propaganda fra i turisti tedeschi a Maiorca (tulli superstar in spiaggia Fa campagna tra i'bagnanti del Baltico BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Ad aspettarlo c'erano neonazisti, con striscioni inneggianti all'Npd reduce dal trionfo alle regionali nella vicina Sassonia-Anhalt, e neocomunisti della Pds con cartelli contro il «Cancelliere della disoccupazione»: nonostante i disturbi dei radicali di destra, due dei quali sono stati fermati dal servizio d'ordine, nessuno è riuscito a contendere telecamere e villeggianti a Helmut Kohl, arrivato a Heringsdorf - sulle coste tedesche del Mar Baltico, nel Mecklemburgo, Pomerania Anteriore in missione balneo-elettorale. E' la seconda volta che Kohl si affida alle spiagge - in una estate non ancora entrata nella dirittura d'arrivo al voto e un po' restia ad arrivarci - e altri «Baedetour» sono in programma nelle settimane a venire: senza le contestate forzature del leader liberale Wolfgang Gerhard, che ha portato la sfida elettorale addirittura a Mallorca, dove ogni giorno arrivano dalla Repubblica Federale migliaia di turisti e dove vivono stabilmente più di trentamila tedeschi, il Cancelliere scende in spiag- già per rompere l'assedio estivo alla politica o per dinamicizzare, forse, la sua immagine di concorrente affaticato di fronte al più giovane sfidante socialdemocratico Schroeder. E', questa di Kohl, una novità rispetto a precedenti campagne. Una novità che la presenza di Schroeder come antagonista, probabilmente, non basta da sola a spiegare ma che certo giustifica: la scelta di «andare alla spiaggia» - dopo Heringsdorf, ieri, Kohl è stato anche alla vicina isola di Ruegen e a Kuehlungsborn sembra tradire il desiderio di normalizzare l'immagine di un Cancelliere per solito formale, nei suoi contatti con i cittadini. Sembra voler segnalare al Paese che il distacco è finito, secondo gli insegnamenti del neo-consulente per l'immagine, l'aggressivo ex direttore della «Bild» Tiedje. Sono, queste missioni balneari, l'avvio di una nuova fase «mediatica» nello scontro con il più agile sfidante socialdemocratico? Di certo, quando al voto mancano poco più di nove settimane, la battaglia elettorale mostra segni contrastanti, che ne rendono incerto l'esi¬ to. Se Schroeder resta in vantaggio su Kohl, il distacco fra Spd e Cdu si è ridotto in modo consistente: era di 45 punti a 34 un mese fa, è di 41 punti a 37 oggi, secondo il più recente sondaggio Emnid per conto dello Spiegel. Merito di un sensibile quanto contestato - miglioramento della situazione economica e di un forte alleggerimento della disoccu¬ pazione in giugno, probabilmente; ma conseguenza, forse, di un certo logoramento della compagine avversaria, che ha disatteso le aspetta tive nella scelta degli <moniini del Cancelliere»; ed effetto della diffidenza per l'Spd di autorevoli settori del «nuovo centro», l'obiettivo pri mario del candidato Schroeder. E' significativo, in proposito, un son daggio ralizzato dall'Istituto Alle sbadì fra le classi dirigenti: oltre i due terzi degli intervistati si aspettano una vittoria dei socialdemocra tici, e meno di un terzo ritiene possibile una riedizione del governo Kohl. Ma la prospettiva di un governo Schroeder - soprattutto l'ipotesi di una alleanza con i verdi - semina il panico: nessuno o quasi, all'interno delle élites tedesche, ritiene che Schroeder potrebbe mantenere gli impegni in favore dell'impresa e del ceto medio, sotto la pressione dell'apparato del partito e del suo leader Oskar Lafontaine. Il risultato è un paradosso: solo il 59% degli in tervistati vuole di nuovo Kohl al ti mone, ma il 67 teme un timoniere Schroeder. Emanuele Novazio Helmut Kohl incontra i turisti (ed elettori) a a Binz sull'isola di Rugen

Luoghi citati: Maiorca, Rugen