Due lune nei cieli del 50° parallelo di Fabio GalvanoFabio Galvano

Due lune nei cieli del 50° parallelo L'esperimento il 9 e il 10 novembre, apparirà come un piccolo satellite ma più luminoso Due lune nei cieli del 50° parallelo Un grande specchio russo in orbita illuminerà la Terra LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Anche il «pastore errante» potrà vedere quella «silenziosa Luna»; e sebbene privo di cognizioni leopardiane potrà davvero credere che della Luna di sempre si tratti, di quella che ogni notte gl'illumina il cammino nelle vaste distese siberiane. Poi si accorgerà che è più piccola del solito, anche se più luminosa; e dopo breve ne scoprirà una seconda, più grande ma meno luminosa, come quella che da sempre conosce. E si domanderà a quali diavolerie sia dovuto quel raddoppio dell'«eterna peregrina». Se solo sapesse cercarla, non dovrebbe andare molto lontano per avere una risposta; perché è a Korolev, presso Mosca, che proprio in questi giorni si sta creando una Luna artificiale, destinata a illuminare la notte fra il 9 e il 10 novembre. La «Luna russa» - un grande specchio astrale, con diametro di 25 metri - vivrà una sola notte; sarà tuttavia un assaggio, nell'intenzione dei suoi ideatori, di cose a venire in un futuro non molto lontano, quando decine - o centinaia - di grandi specchi si rincorreranno nel cielo, gettando sulla Terra potenti fasci luminosi e facendo dimenticare, in sostanza, che cosa sia la notte. Si stringe il cuore, a pensarci; e alle proteste degli ambientalisti, che già paventano tremende conseguenze per la vita di uomini e animali, addirittura per il futuro stesso della Terra, si affiancano quelle di chi teme la perdita della poesia della notte. Lo specchio in questione si aprirà come le ali di una crisalide dal suo involucro di titanio, una navicella Progress in orbita terrestre. Non è la prima volta che i russi tentano un esperimento del genere. Ma con Znamja-1 lo specchio (più piccolo, appena 18 metri di diametro, e soltanto a forma di semicerchio) non era risultato abbastanza brillante. Quando fu lanciato, per sommo di sfortuna, le nubi coprivano gran parte della Terra sotto il suo percorso e pochi se ne accorsero. Questa volta, per Znamja-2.5 (il nome significa «bandiera») si spera in migliore sorte. Rapidissimo, lo specchio astrale passerà 16 volte in 24 ore sull'emisfero Nord, prima di cadere e disintegrarsi. Dieci volte più luminoso della Luna - e chiunque sia stato in mare sa quanto possa essere luminosa una Luna piena - quel finto satellite lancerà i suoi raggi su tutte le grandi città del Nord: da Seattle a Winnipeg, da Vancouver a Calgary a Quebec nella sua corsa americana. E poi, in Europa, ihuminerà Londra e Bruxelles, Cracovia e Kiev. Ma soprattutto gli occhi saranno puntati al cielo dove l'esperimento potrebbe rivelarsi più utile: a Irkutzk, a Blagoveshensk, a Khabarovsk, lungo il tracciato insomma della lunga notte siberiana. Perché è a quelle distese e a quelle città che il consorzio «Regata spaziale», guidato appunto dalla Energija di Korolev, pensa con il suo esercito di specchi più luminosi della Luna, destinati a rin¬ corrersi nei cieli e a rendere obsoleta l'illuminazione stradale. Protestano gli astronomi, come Daniel Green dello Harvard-Smithsonian Centre for Astrophysics: «Tremo al pensiero che potremo perdere il cielo della notte grazie a certe idee cretine». E protestano gli ecologisti, come David Thomas dell'Università di Bangor: «L'ecosistema impazzirebbe, perché piante e animali hanno bisogno del buio: tutto - i movimenti, l'alimentazione, il sesso - è determinato dalla lunghezza del giorno. E poi la luce permanente potrebbe favorire il disgelo artico». Unico a non lamentarsi, a parte gli ideatori di quel sole a mezzanotte, abbastanza potente da poter finalmente dare una «tintarella di Luna», sarà quel pastore nel cuore dell'Asia: incredulo, neU'izba che lo protegge dall'inverno siberiano. Fabio Galvano Il consorzio che ha lanciato l'idea vorrebbe rischiarare il lungo inverno della Siberia Il congegno ha la forma di una crisalide con un involucro in titanio rimento rischioso» e del biologo: non lo fate Fabio Galvano regioni coinvolte dall'esperimento Un fiume in Siberia, una delle regioni coinvolte dall'esperimento

Persone citate: Daniel Green, David Thomas, Kiev, Korolev