Coppie gay, bufera su Marini

Coppie gay, bufera su Marini Il leader popolare: comprensione umana e religiosa. Il Polo: sconcertante, questi sarebbero i cattolici? Coppie gay, bufera su Marini L'Osservatore contro il Ppi: conniventi ROMA. Fa scandalo l'apertura alle coppie gay di Franco Marini. H leader ppi parla di «comprensione umana e religiosa» per le «coppie di fatto» e II Giornale di Mario Cervi titola in prima pagina che benedice le coppie gay. Avvenire - fresco di polemica - si limita a registrare. Molto duro invece (ma senza nominare il leader ppi) l'Osservatore Romano. Dal coté politico, come prevedibile, forte biasimo da parte del Polo, solidarietà dall'Ulivo. Benché l'altra sera il sindaco di Roma Rutelli abbia messo in guardia contro le battaglie ideologiche: «Bisogna tutelare la più grande libertà di scelta di ciascuno, ma trovo provocatorio rivendicare modelli familiari tradizionali per modelli che tradizionali non sono». La giornata si è aperta ieri con la precisazione di Marini a Cervi: «E' un equivoco. Che io abbia invitato tutti alla umana comprensione e al rispetto delle posizioni diverse dalle nostre, è vero. Ma ho ribadito ima ferma opposizione alle iniziative prese in favore di una surrettizia legalizzazione delle coppie di fatto». Pronta la controreplica del Giornale. «Ci siamo limitati a riportare le dichiarazioni di Marini sulle coppie gay, con cui esortava il ppi a non essere oltranzista e a ricercare punti di equilibrio rispetto a esigenze della società, sostenendo che talvolta si tratta di amore vero, che anche il cattolico deve rispettare senza arretrare su posizioni vetero-clericali. Se ha cambiato idea, problemi suoi». L'argomento è scottante e suscita reazioni d'ogni tipo. L'Osservatore denuncia la «latitanza», se non la «connivenza» dei tanti cristiani, che tacciono di fronte alle coppie gay: «Alcuni, dimentichi del vero valore della scelta religiosa, sembrano aver inventato un neocollateralismo. Un silenzio greve continua a distinguere, anche dopo la decisione "prò" del Consiglio comunale di Firenze, l'atteggiamento verso le unioni di fatto. Non è mancata, in verità qualche parola radicata nella fedeltà alla vocazione o alla cultura di cattolicesimo sociale. Ma non sono mancate neppure affermazioni antistoriche pregne di saccenteria e sprezzanti verso chi crede nella famiglia». Durissimo, sul giornale, è poi il giudizio sulla decisione fiorentina dell'arcivescovo di Ferrara, monsignor Caffarra, moralista di fiducia del Papa: «Si stanno oscurando le evidenze originarie, e il primo segno della barbarie è non chiamare le cose col loro nome. Non è questione di fede cristiana ma di ragionevolezza». Fin qui i cattolici. Ma nel Polo c'è chi subito coglie la palla al balzo. «Siamo sconcertati - dice Enrico La Loggia -. Al di là del rispetto delle scelte dei singoli, va sottolineata l'impossibilità di fornire dignità giuridica a un modello di famiglia anomalo, in nome di un falso concetto di libertà e di uguaglianza. Spiace constatare che il ppi stia abbandonando i principi cardine del pensiero cattolico, sacrificando la propria identità. Sarà difficile portare avanti crociate contro Forza Italia, colpevole di snaturare il ppe». In controtendenza, l'eurodeputato di Fi Ernesto Caccavale depreca «il pessimo spettacolo, la gara a chi è più integralista, a chi sa meglio genuflettersi dinanzi alle gerarchie della Chiesa. E' davvero sconsolante l'accanimento, anche di laici e liberali, contro chi ha una posizione pacata e tollerante». Mentre Francesco Storace di An liquida la vicenda con una battuta: «Marini è giustificato quando dice quel che ha detto... fa parte di una famiglia innaturale di fatto, quella con D'Alema!» Al centro la reazione è cauta. Cossiga «non giudica in nessun modo le dichiarazioni di Marini perché non corrispondono al vero. E' intuitivo: non si può certo dubitare della sua fedeltà ai principi cattolici e a quelli della morale naturale». Ombretta Fumagalli C arulli di Rinnovamento si tiene sulle generali: «Non è possibile equiparare quelle unioni fondate sul matrimonio, civile o religioso, con altri tipi di convivenza. Le politiche in favore della famiglia dovrebbero riguardare solo le prime». L'Ulivo invece si stringe intorno a Marini. «Non ho letto nulla di scandaloso, ma solo il riconoscimene di buon senso che anche fuori dai rapporti matrimoniali e tra persone dello stesso sesso vi può essere un legame affettivo profondo», dice Ersilia Salvato di prc. «Sulle ceneri della morale cattolica si affannano oggi papisti vecchi e nuovi, per disconoscere la legittimità di nuovi legami affettivi da sempre diffusi nella società e ormai ampiamente accettati». Il portavoce dei Verdi Luigi Manconi dice sì ai registri anagrafici per le coppie di fatto e sottolinea come «la discussione nel ppi è importante e rivela significative novità. 3 milioni di persone che sinora hanno fondato il proprio rapporto di coppia su principi differenti dalla morale della maggioranza sarebbero un po' meno cittadini di serie B». [r. sii.] Storace: per forza, sono lui e D'Alema la strana coppia. Cossiga: non si può dubitare della fedeltà del segretario Il segretario dei popolari Franco Marini

Luoghi citati: Ferrara, Firenze, Roma