«La Torino-Lione rimane strategica»
«La Torino-Lione rimane strategica» Il governo ha risposto in Parlamento alle interrogazioni sull'Alta Velocità «La Torino-Lione rimane strategica» Ma nel reperimento dei fondi necessari il valico del Gottardo sarà prioritario ROMA DAL NOSTRO INVIATO «La Torino-Lione è parte integrante dei programmi dei governi italiano e francese: infatti il 10 luglio 1998 la Commissione intergovernativa ha confermato che il progetto costituisce l'elemento essenziale della politica dei trasporti nei collegamenti transalpini tra l'Italia e la Francia». Sono le 15 e 35 di ieri pomeriggio quando davanti a quindici parlamentari, più il presidente di turno della Camera, Pierluigi Petrini, il sottosegretario ai Trasporti, Pino Soriero, prende la parola per rispondere alle interpellanze urgenti presentate da alcuni deputati piemontesi per conoscere la reale «volontà del governo di realizzare il collegamento ad alta velocità tra Torino e Lione e tra Torino e Milano». Di quei quindici deputati, nove sono piemontesi: Merlo, Rogna, Chiamparino, Buglio, Massa, Panattoni, Valetto e Acciarini (Ulivo), più Delfino (Udr). La sua compagna di partito, Mariella Scirea, arriverà in aula poco dopo le sedici. Assenti i rappresentanti del Polo e della Lega. Se questo doveva essere il banco di prova della capacità di pressione di una lobby piemontese trasversale ai partiti, il risultato non è stato brillante. Anche perché la pressione, prima o poi, dovrà essere esercitata. Perché il sottosegretario Soriero, se riafferma l'<àmportanza strategica» del collega- mento Torino-Lione, subito dopo aggiunge: «La realizzazione del nuovo asse veloce sul Moncenisio, che dovrà essere opportunamente collegato alla rete ad alta capacità e velocità francese ed italiana, dipenderà oltre che dall'esito degli studi ed approfondimenti in corso, anche dalle possibilità di finanziamento, francese ed italiano, nonché dall'entità dei contributi dell'Ue». Insomma, più o meno le stesse parole pronunciate dal ministro dall'Ambiente, Edo Ronchi e tanto criticate. Anche sul collegamento con la Svizzera la posizione di Soriero, e quindi del ministro Burlando, ricalca le parole di Ronchi: «Il governo considera la valutazio¬ ne deU'amministratore delegato delle Fs (priorità ai tratti saturi come il valico del Gottardo, ndr) come un riferimento ad un ordine di priorità relativo a disponibilità di risorse economiche». Cambia, invece, la posizione sulla Torino-Milano. Agli ostacoli di Ronchi, Soriero risponde con due assicurazioni. La prima: «Costituisce impegno del governo e delle Ferrovie convocare entro l'anno la seduta conclusiva della conferenza dei servizi, per il completamento della linea Torino-Milano entro il 2005». La seconda: «C'è la necessità di vincolare da subito il sedime dell'intero tracciato per garantire l'unitarietà dell'infrastruttura, nell'ottica di una sua progressiva realizzazione». Detto questo, Soriero conferma che le «conclusioni dell'apposito gruppo di esperti hanno indicato la necessità di dare priorità al quadruplicamento dei tratti più saturi, cioè Torino-Santhià e Novara-Milano». Contrastanti le reazioni dei parlamentari presenti. Così Delfino e Scirea si dicono «non soddisfatti»: «Il problema - spiegano - è che il governo parla con più lingue. Questa babele governativa rischia di portare all'immobilismo. Non basta la conferma di una scelta strategica sulla Torino-Lione. Servono certezze e date precise: non sono state fornite». Diverso l'atteggiamento dei de¬ putati dell'Ulivo. Spiega Giorgio Merlo (ppi): «Il governo per la prima volta ha preso impegni precisi in sede parlamentare. C'è la conferma che la decisione di proseguire per tratte funzionali sulla Torino-Milano è solo tecnica». Comunque Sergio Chiamparino (Ds) propone di «istituire un comitato di monitoraggio fra gli enti locali per controllare periodicamente l'avanzamento di studi e progetti». Da qui alla protesta di piazza il passo è breve: la rivolta dei sindaci del Cuneese per ottenere l'autostrada Asti-Cuneo nacque proprio dopo la creazione di un analogo comitato di monitoraggio Maurizio Tropeano Il sottosegretario ai Trasporti Soriero ha risposto alle interrogazioni presentate da tutti i gruppi politici, al dibattito erano presenti 9 deputati' piemontesi, tra i quali Sergio Chiamparino, Ds (da sinistra) e Giorgio Merio, Ppi
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