E' Marion Jones la regina di New York

E' Marion Jones la regina di New York GOODWILL GAMES Strepitosa la sprinter americana che vince anche i 200 frenando persino nel finale E' Marion Jones la regina di New York Per un soffio il decathleta O'Brien perde 100 mila dollari NEW YORK. Ted Turner ci aveva creduto. Aveva promesso un esaltante meeting di atletica per i «suoi» Goodwill Games, con la speranza, neanche troppo velata, di un record del mondo, magari uno di quelli da ricordare. Il jack-pot di 100 mila dollari da destinare a chi potesse battere un primato, sono rimasti però nei già pingui forzieri del magnate. Ma c'è mancato davvero poco. Il libretto degli assegni, infatti, il proprietario della Cnn, l'avrà anche tirato fuori dopo le nove prove nel decathlon del superman americano Dan O'Brien. Sulla pista di atletica di Long Island, accanto alle spiagge più amate dai newyorkesi che le sembrano preferire allo show sportivo, vista la scarsa affluenza di pubblico, O'Brien ha fatto divertire i 5000 presenti. Le sue prime nove fatiche infatti sono state da record: 8245 punti, nessuno aveva mai fatto meglio prima dell'ultima gara. Ma i 1500 metri sono la specialità che l'americano gradisce di meno e, dopo aver dovuto combattere contro l'umidità e il troppo poco riposo tra un evento e l'altro, il campione olimpico ha finito la benzina correndo la distanza in 5'08"77: con 23 secondi in meno sarebbe stato il nuovo limite, quello da lui stesso detenuto: 8891 punti nel 1992. Alla fine, sfumati i 100 mila dollari, l'americano ha dovuto accontentarsi di 8755 punti, comunque un ottimo risultato che rappresenta la miglior prestazione mondiale dell'anno nella specialità. Un punteggio davvero ottimo soprattutto se si considera che O'Brien non partecipava a un decathlon dal trionfo olimpico di Atlanta. Il campione sembra aver definitivamente scacciato i fantasmi dopo la sua «tragedia sportiva» di New Orleans nel 1992, quando con tre nulli nell'asta fallì la qualificazione olimpica per Barcellona. Da allora le sedute con uno psicologo, per cercare di rimuovere i pensieri, e una durissima tabella di allenamenti, hanno pagato. Ora il trentaduenne americano è ancora, nonostante i suoi recenti guai fisici, la speranza a stelle e strisce per Sydney. «Fino a che qualcuno non conquista il suo trono - sostiene il suo connazionale Chris Huffins, giunto secondo con 8576 punti - Dan è ancora il re». E il re non ha intenzione di abdicare tanto presto. «Sono molto soddisfatto della mia prova - conferma O'Brien - ho sfiorato il re¬ cord e ho dimostrato di aver messo alle spalle i problemi di salute. In prospettiva Sydney ho fiducia». Un'altra prova regale l'ha offerta la regina dei Goodwill Games, cioè Marion Jones che ha dominato i 200 metri con un ottimo 21"80. Dopo una partenza lenta, tutto è relativo naturalmente, la Jones ha raggiunto e superato la campionessa del mondo Zhanna Pintusevich, giunta seconda, per poi presentarsi in dirittura d'arrivo con un ampio margine di vantaggio, tanto da poter rallentare negli ultimi 10 metri. Senza la frenata con tutta probabilità l'ex cestista americana avrebbe potuto migliorare il suo personale di 21 76. Sconfitto invece Alien Johnson nei 110 ostacoli. Il campione olimpico ha dovuto assistere alla stupenda affermazione del suo connazionale Mark Crear, che ha condotto dall'inizio alla fine imponendosi sul rivale in 13"06. Quasi un dramma invece per il recordman mondiale Moses Kipta¬ mii. Il kenyano infatti a metà dei 3000 siepi si è accasciato al suolo dolorante. Il responso medico è stato tremendo: rottura del tendine d'Achille. E pessime notizie per quanto riguarda gli azzurri, anivano invece dalla piscina. Il Settebello della pallanuoto, che conta diverse assenze anche per la concomitante finale scudetto tra Posillipo e Pescara, si è dovuto arrendere 7 a 4 ai padroni di casa. «Non abbiamo giocato bene - ha sottolineato Rudic -, questa è una squadra giovane che ha mancato diverse opportunità. Sono però fiducioso per i prossimi impegni». Affermazione subito smentita perché nell'incontro successivo gli azzurri hanno perso con l'identico punteggio anche con la Russia. Ora, poiché i team presenti sono soltanto quattro, l'Italia può solo sperare di battere la Spagna per conquiste re eventualmente un comunque deludente terzo posto. Simone Sandri Doppia sconfìtta per gli azzurri nella pallanuoto A» Vinti i 100 metri il primo giorno, Marion Jones ha offerto ieri il bis sui 200 e adesso punta a diventare la grande protagonista dei Goodwill Games con altri due successi nel salto in lungo e nella staffetta irOTO REUTERS]