Lentini: con Mondo posso volare di Bruno Bernardi

Lentini: con Mondo posso volare Il fantasista del Toro ritrova l'allenatore che lo lanciò nel grande calcio Lentini: con Mondo posso volare «Lui mi conosce e sa capirmi. Vorrei lottare con il Napoli per vincere la B» TORINO. Lentiiii ha ritrovato Mondonico, il suo allenatore ideale ma anche un amico, un fratello maggiore. Fu il Mondo a lanciarlo in orbita, giovanissimo, nel Toro che fallì per un palo, anzi tre, la conquista della Coppa Uefa dopo la sfortunatissima finale con l'Ajax ad Amsterdam. Fu ancora lui a rilanciarlo nelTAtalanta, dopo che nel Milan il fantasista era entrato in crisi d'identità. E Lentini, al momento della scelta di tornare al Toro, avrebbe voluto farlo insieme con il Mondo. Ma ha dovuto aspettare un anno e non in serie A, come sognava, ma in B, per un altro palo che ha negato ai granata la promozione nell'esaltante e drammatico spareggio con il Perugia. Lentini, cosa rappresenta Mondonico per lei e per il Torino? «Con lui il Toro non ha più incognite ma certezze e, dopo tre campionati di purgatorio, questa può essere la volta buona per risalire in A. Io, sotto la sua guida, ho sempre espresso al massimo le mie qualità. Un esempio? A Bergamo volle utilizzarmi a destra. Dopo un quarto d'ora vide che non ingranavo e mi spostò a sinistra. Disputai una grande partita. Da allora non mi cambiò più posizione. Inoltre conosce tutti i miei risvolti caratteriali». E' così difficile prenderla per il verso giusto? «Non lo so. Anzi, penso di no. Non sono complicato come si vuol far credere. E sono attaccatissimo a questa maglia. A 13 anni andavo in pullman, da solo, al Comunale per vedere il "mio" Toro. Poi ho avuto la fortuna di giocarvi. E al Milan mi trasferii con rammarico». Quel Milan le ha dato gloria, tanti quattrini e qualche sofferenza. Nessun rimpianto? «Sono stato benissimo nel Milan, che sul piano economico ha cambiato la mia vita. Ma appena ter minata la_bella avventura. e„dopo la parentesi bergamasca, ho accettato la B con il Toro. Una scelta del cuore, giacché qualche soldo in più o in meno non è un problema esi stendale. E in questa squadra vorrei chiudere la carriera». Fu proprio Mondo a suggerire al Toro di assegnarle la lascia di capitano. E' una responsabilità che pesa? —ù «Per niente, anzi in tengo molto Con o senza fascia, se non giocassi bene sarei massacrato dalla critica, che da me si aspetta molto Una cosa è certa: posso rendere di più di quanto ho fatto di recente anche se, considerando che avevo cambiato categoria e squadra, non credo di essere andato male. In ogni partita mi sono trascinato due o tre avversari a vantaggio della squadra». Però non è servito a compiere il gran salto in serie A. Come lo spiega? «Sì, è finita male. Ma non è stato un calo fisico, né una caduta di tensione a determinare l'aggancio del Perugia, sempre stranamente vittorioso in tutte le ultime gare, Abbiamo trovato troppa determi' nazione, troppo agonismo, troppa cattiveria nei nostri avversari, mentre noi eravamo in emergenza per squalifiche e infortuni. Ma buttare 5 punti di vantaggio a 3 giornate dalla fine è stato delittuoso». E questo delitto chi l'avrebbe compiuto? «Noi giocatori, la società, i tifosi e gli stessi mass-media che davano per scontata la promozione. Una lezione per tutti». Saprete metterla a frutto? «C'è più affiatamento fra di noi, c'è un allenatore che conosce bene l'ambiente e ci sono giocatori importanti che hanno esperienza. Abbiamo ricevuto una grande accoglienza dai tifosi. Non me l'aspettavo. Disponiamo di una grande difesa, di un buonissimo centrocampo con Scienza, Crippa e lo stesso Scarchilli. E in avanti con Ferrante c'è Artistico, bravo di testa». Quanti gol faranno? «Il numero potrebbe contare relativamente. In teoria basterebbe segnarne 38, uno a partita, senza prenderne per vincere il campionato. La rosa è ampia, ci sono tutti i presupposti perché il Toro imiti la Salernitana. Nessun rebus da scoprire, tutti i giocatori sono affidabili in un Toro molto competitivo». Che cosa «legge» nel futuro? «All'inizio sono numerose le squadre candidate, ma saranno le ultime dieci giornate a determinare la selezione. In pole position vedo Napoli, Lecce, Brescia, Genoa, Verona, Atalanta, Reggiana e noi. Mi auguro di lottare con il Napoli per il primo e il secondo posto». Bruno Bernardi Primi calci della nuova stagione per Mondonico e Lentini [FOTO REPORTERS]

Persone citate: Crippa, Lentini, Mondonico, Scarchilli

Luoghi citati: Amsterdam, Atalanta, Bergamo, Brescia, Genoa, Lecce, Napoli, Reggiana, Torino, Verona