A Trigoria è già protesta di P. Ser.

A Trigoria è già protesta Contestati Sensi e Zeman per la deludente campagna acquisti A Trigoria è già protesta I fans giallorossi chiedono una punta ROMA. Lunedì l'assaggino, con dieci tifosi e un lungo striscione che invitavano Sensi a comprare. Adesso un piatto robusto e più di duecento contestatori a premere davanti ai cancelli di Trigoria, controllati da un manipolo di agenti di polizia e carabinieri che ne avrebbero identificati alcuni già denunciati in passato dalla società giallorossa. Per oltre due ore i «ribelli» sono rimasti sotto un sole equatoriale pur di gridare la loro protesta al presidente. Tanti i cartelli: «40 mÙiardi di parole, Franco Sensi bla bla bla, AAA cercasi acquirente, Con Sensi vinceremo San Remo, Mille ne dici e zero ne fai, Christian come Gomez». Da sei mesi - e la data è «scappata» a Zeman durante la conferenza stampa di lunedì, quindi non è contestabile - la Roma sapeva di Balbo e quindi della necessità dell'acquisto di un centravanti. Persino Zeman si è detto stupito di come nulla sia cambiato in tanto tempo, quindi figuriamoci la rabbia dei tifosi, anche perché nel frattempo la Lazio è invece protagonista nel mercato. Nessuno tra i fans della Roma ha dimenticato il caso Stankovic, che Zeman voleva, che la società giallorossa ha lungamente inseguito ma che poi è finito ai «cugini». E la Lazio sta contattando anche Djetou, centrale del Monaco ed ennesimo sogno impossibile di Zeman. Quello che il tecnico boemo indica, la Lazio acquista. Finora la società di Cragnotti (dopo aver vinto Coppa Italia e 4 derby) è andata in rosso di 70 miliardi ma ha portato a casa De La Pena, Salas e Sergio Coincecao, tanto per fare tre nomi. La Roma invece è in rosso di una decina di miliardi, ha sì rinforzato il centrocampo, ma è ancora senza centravanti. H ricordo di Voeller e del Balbo prima maniera fa svaporare il «povero» brasiliano Christian, punta opzionata da Sensi ma già bocciata dai tifosi. Ventitré anni, 186 cm per 77 kg, Christian ha alle spalle una sfortunata esperienza all'Estoni, che però gli ha dato un passaporto portoghese grazie a un matrimonio studiato ad arte. Oggi gioca nel Nacional di Porto Alegre, squadra di Fa Ica o che ne parla bene: «Ha piedi buoni e ottima velocità, oltre a grandi margini di miglioramento». E' quest'ultima frase a preoccupare i tifosi romanisti, che vorrebbero invece un campione già consacrato. Vero è che Stankovic, sconosciuto a molti, viene considerato un campione solo perché ingaggiato dalla Lazio. Christian potrebbe invece essere ima rivelazione, ma da mesi Sensi sbandiera «l'assegno da 40 miliardi»: possibile che nel mondo non ci sia stato il modo di investire quei soldi? Spiega Zeman: «Abbiamo puntato su un centravanti di qualità, come Inzaghi, Batistuta e Trezeguet. Non è colpa nostra se tutti e tre sono incedibili». Un ragionamento che difende la società, ma porta l'allenatore allo scoperto. «Sei della stessa pasta di Sensi» gli hanno infatti urlato i ti¬ fosi. Così il boemo ha fatto marcia indietro, assicurando che il centravanti arriverà e che il caso sarà risolto presto e bene. Ma alla Roma resta un altro problema: gli extracomunitari. Tre sono sicuri: Alenichev, Paulo Sergio e Cafu. Di quest'ultimo si stanno cercando antenati comunitari, pare che ci sia una bisnonna con radici europee, ma sarebbero sorte difficoltà all'ufficio immigrazione e la pratica rischia di diventare lunga. Per Wome e Tomic, sbandierati come grandi rinforzi, la panchina o peggio la tribuna sono già una dura realtà. Non va dimenticato che Sensi ha salvato la Roma dal dissesto economico, però è altrettanto innegabile che quando va a fare «la spesa» davvero non ha fortuna. [p. ser.]

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