CAMERCONBEATLE

CAMERCONBEATLE Apre per la prima volta la casa della famiglia McCartney, dove nacque il gruppo: diventerà museo CAMERCONBEATLE SLIVERPOOL UL sacro linoleum del corridoio d'ingresso, disegnato come un parquet a spina di pesce, rimbalzavano gli accordi delle rime jaèo McCartney-Lennon. In quei giorni di fine Anni Cinquanta la chitarra era davvero una spada, specialmente se eri cresciuto tra muri dipinti in «corporation cream», il colore standard delle case popolari di Liverpool, come questa di Paul al numero 20 di Forthlin Road. Linoleum e corporation cream sono tra i manufatti dell'epoca ripristinati nella dimora natale dei Beatles dal National Trust, l'ente che si occupa della salvaguardia di monumenti e abitazioni storiche inglesi. Nella casa che aprirà al pubblico per la prima Volta il 29 luglio, McCartney si trasferì con mamma Mary, papà Jim e il fratello Mike nel 1955, l'anno prima di incontrare John Lennon. Il minuscolo soggiorno al piano terra, con la sua finestra a griglia che dà sulla strada, è stato il laboratorio della più grande avventura della musica pop: qui i due adolescenti, talvolta dopo aver marinato la scuola, si ritiravano a comporre, provare le loro canzoni e razziare le pipe di papà McCartney se avevano finito i sòldi per le sigarette. «Abbiamo scritto "Love Me Do" e "I Saw Her Standing There" nel soggiorno di 20 Forthlin Road rievoca Paul nella lettera con cui plaude all'iniziativa -. Da questa casa attraversavo a piedi il campo da golf fino a Woolton, dove abita va John». E non solo: la prima bozza di «When I'm 64», un numero di vaudeville puro che trovò posto dieci anni più tardi in «Sgt Pepper», fu composta qui, nel 1957. Più un buon numero del «centinaio di canzoni originali» che McCartney-Lennon asseriva no di aver scritto prima di diven tare famosi. In assenza del padre di Paul, che durante il giorno andava in ufficio, casa McCartney diventava una zona franca musicale per i Beatles, complice il pianoforte che occupava una buona porzione del famoso soggiorno. In una delle pe netranti foto di Mike McCartney (su cui il National Trust si è basato per ricreare i dettagli dell'arredamento), Paul è ritratto seduto a cavalcioni dello strumento, sul cui sfondo spicca un'eccentrica carta da parati cinese. Sono stati proprio i particolari come questo a dimostrarsi difficili da recuperare perché 20 Forthlin Road fu ridecorata dai Jones, gli inquilini che subentrarono ai-McCartney e dai quali il Trust ha comperato la casa nel '95: una mano di artex, Tinto naco sintetico, aveva coperto tutto nella sua corrugata uniformità «Quando dici National Trust pensi a Blenheim Palace (la principesca dimora di Winston Chur chili, ndr), non a una casetta come questa», nota ancora Paul. E infat ti è la prima volta che il National Trust (citato dai Beatles nella sur reale «Happiness Is A Warm Gun ». che però è una canzone di John) ha comperato e restaurato una casa popolare, per di più legata a una celebrità ancora vivente. Tra i pezzi acquistati da un rigattiere, le porte dei McCartney completi di un bel pomello d'ebano su una montatura d'ottone, simbolo di solida prosperità, il secchiaio «Belfast» e l'armadietto laccato di bianco della cucina. Una telecamera piazzata dal National Trust protegge la famosa grondaia sul retro, ridipinta nel suo vecchio rosso bordeaux, su per la quale Paul si arrampicava tutte le volte che dimenticava le chiavi, per poi entrare dalla finestra del bagno: a quanto pare ci sono fans a cui piacerebbe portarsela a casa, per cui è necessario prendere precauzioni. I pietrini di terracotta in cucina sono quelli veri. Laddove non si è potuto recuperare i pezzi originali, il restauro ha puntato a una fedele evocazione: la carta cinese, il colore azzurrino della saletta da pranzo attigua al soggiorno, la televisione comperata nel negozio di elettrodomestici del padre di Brian Epstein, il manager dei Beatles. Al piano di sopra, la camerina di Paul, stretta stretta: qui, con un paio di cuffie in testa sotto le coperte e sintonizzato su Radio Luxembourg per gentile concessione di Jim, McCartney educò l'orecchio al rock and ioli. Accanto, la camera di Mike, il «wc» e la stanza dove oggi dorme il custode di 20 Forthlin Road. Nel capanno di cemento in giardino c'era il bagno prediletto da Paul per l'acustica e accanto, le aiuole predilette di papà. Una magnifica foto di Mike mostra Paul che gratta una chitarra sull'erba, sotto il bucato appena steso. Paul continuò a considerare Forthlin Road come la sua casa fino a Beatlemania inoltrata, nel 1964, quando papà Jim ormai non ce la faceva più a smaltire i tre sacchi quotidiani di posta. Una «fanzine» di quel periodo mostra un Paul ormai in capo al mondo intento a stirare nella sala da pranzo azzurrina e John con una teiera in mano davanti al fornello gas. Quadretti suburbani incorniciati per gioco nel digni toso decoro working-class: ma a quel punto la musica dei Beatles era già lontana, intenta com'era a capovolgere l'ordine culturale ben oltre Forthlin Road. Maria Chiara Bonazzi Un corridoio col linoleum, un minuscolo soggiorno con la finestra a griglia, i colori dei quartieri popolari: in queste stanze Paul e Lennon scrissero canzoni leggendarie, come «Love me do», marinando la scuola La casa di Paul al numero 20 di Forthlin Road, a Liverpool e alcuni scorci degli interni

Persone citate: Brian Epstein, John Lennon, Jones, Lennon, Maria Chiara Bonazzi, Mccartney, Mike Mccartney

Luoghi citati: Belfast, Liverpool, Warm Gun