Deborah in scena, ragazza avida e senza cuore

Deborah in scena, ragazza avida e senza cuore La Caprioglio al Festival delle Ville Vesuviane nella commedia di Costanzo «Un coperto in più» Comicità mescolata a dramma a metà fra Pirandello e De Filippo ROMA. Faccetta maliziosa, boccuccia invitante, polsi e caviglie sottili, ma per il resto un corpo tornito da morbida carne che si trasforma addirittura in un trionfo quando arriva al seno, un seno candido e grande, immortalato da Tinto Brass e imposto al pubblico con «Paprika», Deborah Caprioglio, ragazza approdata al cinema per la sua fisicità, impegnata oggi al fianco di Fabrizio Frizzi nella fiction «Non lasciamoci più», sta tentando di imparare l'arte del recitare ripartendo dalle tavole del palcoscenico. Un anno fa «Una bomba in ambasciata», un testo di Woody Alien quand'ancora era solo un umorista, ripreso da Geppy Gleijeses, quest'anno, ancora con Gleijeses, «Un coperto in più», una commedia scritta da Maurizio Costanzo, quando non era solo uomo tv. Costruita mischiando comicità e dramma in uno stile che Gleijeses apparenta da una parte a Pirandello e dall'altra a Eduardo, «Un coperto in più», rappresentata nel '72 dai fratelli Giuffrè, è la storia di un imbroglioncello senza una lira, Gleijeses, che cerca di fregare un ricco gioielliere, Antonino Iuorio. Ma dal momento che l'uomo vive nell'illusione di aver ancora accanto a sé la moglie che lo lasciò sette anni prima, Glieijeses, per compiacerlo, fìnge di vedere e parlare con quel fantasma, fino a farsi travolgere dal gioco dei sentimenti e a spingere l'ex moglie, Beatrice Palme, a farsi passare perla scomparsa. Adattata qualche tempo dopo per il cinema da Mogherini nel film «Cukstrisce nobile veneziano» con Lino Toffolo e Marcello Mastroianni, la commedia da allora è stata ignorata. In cartellone sabato al Festival delle Ville vesuviane, sarà nella stagione prossima a Genova, Roma e probabilmente anche Napoli, con contentezza di Maurizio Costanzo. Semplice il ruolo di Deborah Caprioglio: è la fidanzata di Gleijeses, una ragazza senza cultura e senza cuore, avida di soldi, che parla un italiano pieno di errori alla marnerà di quello che usò Dino Risi in «Straziami ma di baci saziami» e sogna di poter vendere al ricco gioielliere, facendoci un sacco di soldi sopra, una modesta collanina che è il suo unico bene. «E' una disgraziata cne vive alla giornata, una ragazza di cui non avere fiducia, avida e pasticciona. Mi ha colpito molto il ritratto che Costanzo fa delle donne in questa sua commedia, come se solidarietà ed amicizia potessero essere prerogative maschili e le donne fossero solo una sciagura». Scritta in un italiano che per il fraseggio sembra tradotto dal napoletano, il testo, nelle battute della Caprioglio, è stato rimontato in italiano, perché lei, da veneta, non se la sentiva di esprimersi in una lingua non sua. [si. ro.] Deborah in scena, ragazza avida e senza cuore Deborah Caprioglio, da «Paprika» al teatro

Luoghi citati: Genova, Napoli, Roma