Mosca batte ancora cassa

Mosca batte ancora cassa Mà il fio della Dtima al piano antksrisi costa un taglio ai prestiti Mosca batte ancora cassa Chiede al Fmi altri 14 mila miliardi MOSCA NOSTRO SERVIZIO Dopo la notizia che il Fondo monetario internazionale ha approvato definitivamente il prestito per la Russia il governo russo si lancia in manifestazioni d'entusiasmo. «E' una vittoria assoluta», ha esclamato ieri il premier Serghej Kirienko. La situazione economica però è ancora a rischio e si ha l'impressione che il governo di giovani tecnici di Boris Eltsin stia cercando di far buon viso a cattivo gioco. Ieri infatti - mentre i responsabili dell'esecutivo si comportavano come se la crisi fosse ormai aUe spalle - si è saputo che la Russia ha inviato al Fmi la richiesta di un nuovo programma di finanziamenti per il 19992001. Il volume di questo ennesimo prestito potrebbe raggiungere gli 8 miliardi di dollari, circa 2,6 miliardi all'anno. Questi soldi andrebbero ad aggiungersi a quei 14,8 miliardi che Mosca ha ottenuto dal Fmi appena una settimana fa. In altre parole, il Cremlino ha definitivamente abbandonato le proprie intenzioni di non indebitarsi più all'estero. Le prospettive della crescita economica sono sfumate nel nulla sotto i colpi deUa crisi asiatica e di gravissimi problemi interni. Per uscirne la Russia - sulla quale già grava un pauroso debito interno ed estero - non può fare a meno di altri prestiti dall'Occidente. ■ Che saranno pure difficili da ottenere. Dopo che, la settimana scorsa, la Duma ha praticamente demoUto il pacchetto di leggi che costituivano il programma anticrisi del governo, il Fmi ha deciso di tagliare le dimensioni del prestito appena concesso. Lunedì notte, mentre a Washington si riunivano i direttori del Fondo, a Mosca e a Shujskaja Chupa, la residenza estiva di Eltsin, in Karelia, regnava l'ansia. Il Presidente russo, in vacanza da qualche giorno, ha ordinato al ministro degU Esteri Evghernj Primakov di contattare urgentemente gU «amici» del G7 per influire suUe decisioni del Fondo monetario!- Nonostante tutto, il Cremlino non è riuscito a salvare il prestito dai tagU: il Fmi ha annunciato che concederà alla Russia come prima tranche 4,8 miliardi di dollari invece di 5,6 come promesso. Kirienko ieri ha cercato di minimizzare, affermando che il resto dei soldi arriverà con la seconda fetta dei finanziamenti. Ma molti commentatori sono scettici: il fatto che la Duma non abbia approvato i prowedimenti governativi ha ridotto le entrate previste di due terzi e in futuro il Fmi avrà ancora più motivi per dubitare deUa capacità deUa Russia di liquidare il deficit del bilancio. Per il momento il governo è stato costretto ad applicare i provvedimenti anticrisi per decreto. Secondo il premier russo, basteranno due-tre mesi perché il suo programma economico cominci a dare i primi frutti. Questo per quanto riguarda il mercato finanziario, mentre le misure per far ripartire l'industria si faranno sentire tra non meno di due anni. Nel frattempo la Russia non potrà usare i soldi del Fmi per tamponare le piaghe economiche e sociali più urgenti. Ieri il negoziatore del Cremlino con gU istituti finanziari intemazionaU, AnatoUj Chubais, l'ha confermato: il prestito appena ottenuto serve solo per stabilizzare il rublo e Mosca non potrà spenderlo per pagare i salari ai minatori oppure rilanciare la produzione. Anna Zaf esova

Persone citate: Anna Zaf, Boris Eltsin, Chubais, Eltsin, Evghernj Primakov, Kirienko, Serghej Kirienko