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In Friuli il Polo cerca la Lega Giunta minoritaria? In Friuli il Polo cerca la Lega TRIESTE. Per il governo del Friuli Venezia Giuba l'ipotesi che si profila è quella di un governo minoritario del Polo con la Lega che sta a guardare. «Non sarà percorribile alcuna strada che non abbia il pieno assenso di tutto il Polo», ha detto infatti Silvio Berlusconi che ieri mattina, insieme al presidente di An Gianfranco Fini, al segretario del Ccd, Pierferdinando Casini, Maurizio Gasparri (An) e Franco Frattini (Fi) ha incontrato il coordinatore regionale di Forza Italia, Ettore Romoli, il segretario regionale di An, Sergio Dressi, e altri esponenti locali del Polo. L'ipotesi di un governo Fi-Popolari (che peraltro vede gli uomini di Marini estremamente scettici) con l'appoggio esterno di An sembra perdere terreno. «Se i Popolari vogliono trattare devono farlo con tutto il Polo e non solo con Forza Italia - afferma Dressi -. L'ipotesi di un appoggio esterno di An a una giunta Fi-Ppi non è esclusa in assoluto, ma prima di tutto ci deve essere accordo sui programmi e poi la coalizione, unita, dovrebbe capire e valutare le ragioni della richiesta di un appoggio esterno di An». «In ogni caso - conclude Dressi - mi pare una ipotesi remota». La strada che, invece, la coalizione intende battere prima della riunione di lunedì che ha all'ordine del giorno l'elezione della giunta, è la ricerca di un'intesa con il Carroccio. A questo fine, i segretari nazionali del Polo hanno dato ieri mattina mandato ai loro uomini in Friuli Venezia Giulia di formare una delegazione per trattare con la Lega. Quest'ultima, come noto, aveva già risposto picche subito dopo il voto, sottoponendo al Polo 7 punti: in primis una riforma fiscale e leggi per l'occupazione che privilegino i residenti. Per 8 mesi - avevano fatto sapere - il Carroccio starà a guardare per vedere se il Polo sarà in grado di compiere atti concreti in questa direzione. Poi si vedrà, E ieri mattina il segretario locale della Lega, Roberto Visentin, ha fatto sapere che la sua posizione non cambia: «da parte nostra non ci sarà* né astensione, né appoggio esterno, daremo semplicemente al Polo il permesso di governare». [r. i.]