Le Alpi divorziano dalle 4 ruote

Le Alpi divorziano dalle 4 ruote Nuove misure anti-traffico: «Così salviamo il turismo e si preserva l'ambiente» Le Alpi divorziano dalle 4 ruote Da Cortina a Courmayeur valli a numero chiuso ROMA. Sos estate sulle Alpi: è come se la città si trasferisse in quota. E' arrivato il periodo più critico per molte località di montagna, che subiscono l'assedio dalle auto dei turisti: code, smog, difficoltà di parcheggio e strombazzamenti mettono a rischio la tranquillità e la bellezza del paesaggio. Per evitare che il caos si trasformi in un boomerang per il turismo, oltre che in un danno per l'ambiente, diversi amministratori hanno ideato una serie di provvedimenti ad hoc per scoraggiare l'uso dell'auto privata: dai «pass» per il centro concessi solo ai residenti e a chi pernotta (a Cortina d'Ampezzo) alle valli a numero chiuso (a Courmayeur). «Purtroppo anche quest'anno le Alpi saranno prese d'assalto - dice Helmut Moroder, vicepresidente della Cipra, la Commissione internazionale per la protezione delle Alpi -. Si calcola che l'85% dei tu- risti raggiunge la montagna con la propria auto e quindi, più che provvedimenti tampone, sarebbe necessaria la limitazione dell'ingresso alle auto private nei quattro passi dolomitici (Pordoi, Sella, Campolongo e Gardena), che nelle giornate di punta sopportano il passaggio di oltre 4 mila macchine al giorno: l'obiettivo è di ridurli della metà entro pochi anni». A 2000 metri di quota - spiega Moroder - i problemi ambientali si acuiscono, perché l'ecosistema è molto vulnerabile agli influssi esterni. Spesso, «l'ozono raggiunge valori da città». Per questo, la ricetta anti-auto prevede: buona offerta di trasporto pubblico, opera di convincimento sui turisti perché lascino a casa l'auto, più treni dalle città. Cortina d'Ampezzo, una delle mete più richieste, ha adottato misure drastiche per combattere il traffico (fino a 20 mila macchine al giorno nei periodi più caldi) e si cominciano a vedere i risultati. «Lo scorso anno il traffico nel centro del paese è calato del 30% grazie ai nostri provvedimenti - spiega l'assessore cortinese alla Viabilità, Luciano Dalus - e quest'anno prevediamo un ulteriore calo». Si è puntato a colpire soprattutto i pendolari, quelli che arrivano e ripartono in giornata, contribuendo in modo determinante al traffico. «Possono accedere a una vasta zona del centro - spiega Dalus - solo i residenti e chi pernotta negli alberghi o nelle seconde case e a loro viene dato un "pass" gratuito. Gli altri devono lasciare l'auto nei parcheggi». Sono poi state chiuse quasi tutte le strade che portano ai rifugi ed è stata attivata una linea di bus che porta dal paese al Parco delle Dolomiti d'Ampezzo. Anche Courmayeur si è attrezzata. «L'ingresso che porta alla Val Ferrei e alla Val Veny, due tra le più belle valli delle Alpi - dice l'assessore al traffico, Antonio Grosso - è limitato per le aree private: possono entrare fino a 1100 auto nella Val Ferret e 550 nella Val Veny e il personale addetto segnala agli automobilisti la presenza di parcheggi disponibili». Il centro storico, inoltre, è chiuso in alcune ore. Particolarmente sensibile al problema auto la provincia di Belluno. Il traffico - osserva l'assessore alla Mobilità, Sergio Reolon «è un problema per la nostra provincia, perché nei fine settimana è praticamente impedita la mobilità ai bellunesi: le domeniche di luglio e agosto arrivano fino a 20 mila autodall'autostrada, con code fino a 20 chilometri, in particolare da Pieve di Cadore all'imbocco dell'autostrada Feltrina». A novembre - prosegue - «presenteremo un progetto per un sistema permanente di monitoraggio e controllo del traffico sui passi dolomitici». Inoltre, si sta lavorando per creare una carta turistica «per chi viene nella nostra provincia in treno, con una serie di agevolazioni». Un aiuto - secondo l'assessore - potrebbe arivare dalle Fs, che dovrebbe incentivare i treni turistici e far proseguire fino a Dobbiaco, passando per Cortina, il treno che ora si ferma a Calalzo. Se le amministrazioni si stanno attivando, anche gli operatori turistici scendono in campo con iniziative «salva-traffico». Il consorzio turistico Val Gardena propone la «Sellaronda card», con lo slogan «godere le Dolomiti senza usare la macchina». Si tratta di un biglietto giornaliero (da 30 mila lire) che dà diritto all'uso di tutti gli autobus che arrivano e partono da Arabba, Canazei, Corvara e Selva di Val Gardena, nonché degli impianti di risalita della zona. [r. cri.; C0UMIMEU31 «Ingresso limitato olla Voi Ferrar» olla Val Veny: possono enlraretìnoollOO auto nello primo a fino o 550 natie seconda. •Centro storico chiuso In al- i^Wnèfesc» orari». LE MONTAGNE SENZA LE QUATTRO RUOTE SVIZZERA • 9 Comuni: Braunwald, Zermatt,Saas Fee, Wengen, Murren, Riederalp, Bertmoralp, Stoos e Rigì-Kaltbach. •Organizzati nella «Gasi», Comunità delle località turistiche GERMANIA •30 Comuni dello Baviera. •Organizzati nello «lakf», Gruppo d'interesse per località turistiche e di cura senza nulo.. AUSTRIA • 6 Comuni. O Organizzati uni «Gruppo d'intcrosso per una mobilità sostenibile nelle località turistiche». • Comuni della Corinzia. • Prevedono la «Karnten card», che permette di utilizzare per 3 settimane le offerte di 75 aziende attive nei settori traghetti, ferrovie, bus, parchi, mostre e musei. VALGARDENA •Biglietto giornaliero (db . 30.000 Ure) che do diritto antodi tuitrgli outobwthe arrivano s paricno do Arabbo, Canazoi, Curvaro o Solvo di ValGardano, oltre the aedi impianti eli risalito dolio zona. CORTINA fi1 • Possono entrare in centro in auto solo i residenti e chi pernotta negli alberghi o nette seconde coso; a loro viene dato un «pass» gratuito. •Gli altri devono lasciare l'auto nei pareheggi ,7. ::Wl^été,..':. - : ; " ' ' - * O Chiuso quosi tutte le strade the portano ai rifugi. • Attivata una lìnea di bus che porta dal paese al hirco delle Dolomiti d'Ampezzo.

Persone citate: Antonio Grosso, Helmut Moroder, Luciano Dalus, Moroder, Sella, Sergio Reolon