Castagna, segni di risveglio

Castagna, segni di risveglio I medici: soltanto tra quattro giorni sapremo di più sulle condizioni del conduttore di «Stranamore» Castagna, segni di risveglio Ma è stato operato per la terza volta ROMA. Si respira un'aria appena 1 ROMA. Si respira un'aria appena più serena al Policlinico Gemelli, dopo che sono passate ventiquattr'ore dall'ultimo lunghissimo intervento all'aorta su Alberto Castagna: nove ore di camera operatoria domenica da aggiungersi alle nove ore della giornata precedente. Ieri, per oltre due ore, Castagna, però, è stato riportato di nuovo sotto i ferri per bloccare una perdita di sangue dalla ferita, ma i medici hanno assicurato che tempi tanto lunghi per una cosa tanto piccola sono normali. La notte tra domenica e lunedi è stata superata. E' già una cosa. Anche se il bollettino medico letto dal professor Gianfederico Possati, al tardo pomeriggio, nella hall dell'ospedale, in mezzo a un nugolo di giornalisti, è tuttora assai pesante. Le condizioni generali sono gravi. H paziente sedato dai farmaci ha mostrato segni di risveglio. Persiste però insufficienza cardiaca, respiratoria e renale. L'intervento all'aorta, eseguito dal dottor Celimi, comunque, risulta perfettamente riuscito. Ovviamente la prognosi resta riservata e prima di poter dire che Castagna ha superato la fase acuta ci vogliono molti giorni. All'ottavo piano, davanti alla sala di rianimazione, stanno da una parte la ex moglie Pucci Romano e dall'altra l'attuale compagna Francesca Rettondini: una convivenza forzata e silenziosa, resa obbligatoria dal dolore comune. Tutte e due, però, hanno la faccia più serena e le lacrime sembrano essersi asciugate. I medici, dopo la lettura del bollettino, le invitano a prendersi qualche ora di riposo. E intorno alle sette di sera, prima Francesca Rettondini, poi anche Pucci Romano lasciano l'ospedale. Per una notte cercheranno di dormire. Nella mattinata, prima che l'atmosfera si aggravasse di nuovo per la piccola emorragia della ferita allo sterno, erano passati a informarsi sulla salute di Castagna alcuni colleghi. Andrea Roncato, accompagnato dalla moglie, aveva detto: «Ogni ora che passa è un'ora di vita guadagnata», mentre Marisa Lauri to, giunta col fotografo delle dive Oliviero, s'era limitata a notare che il duna era più tranquillo: «C'è un leggero miglioramento generale. Speriamo». Più tardi erano arrivati anche Enrico Papi con la giovane moglie, presi d'assalto dai fotografi, e il maestro Gianni Mazza che non aveva voluto aprire bocca. Intorno all'ora di pranzo qualcuno che ha voluto mantenere l'anonimato ha spedito perfino un enorme cesto di fiori che però, per il momento, Castagna non può certo vedere. Tutti i ricoverati nell'ospedale, se appena appena possono avvicinarsi a uno che pare loro essere della famiglia, chiedono notizie, fanno gli auguri, s'informano. Le telefonate ormai sono centinaia. L'ospedale ha invitato la gente che telefona ad andare a donare il proprio sangue in segno di solidarietà con Castagna, perché in Italia i donatori sono tuttora assai scarsi. Intorno alle cinque del pomeriggio l'ufficio stampa dell'ospedale Pallanch ha annunciato che, contrariamente a quanto previsto, i medici avrebbero letto un bollettino sullo stato di salute di Castagna. Motivo? Sembra che una radio privata ne avesse annunciato la morte e allora, di fronte al diffon- dersi di notizie inutilmente allarmistiche, la ex moglie del conduttore, da medico, avrebbe ritenuto essere più utile non mantenere il silenzio stampa ma fare chiarezza diffondendo notizie autentiche. Subito dopo sono passati al Gemelli anche il ministro Bassanini e Paolo Vasile, uno dei dirigenti Mediaset, che già s'era fatto vedere al mattino presto. Vittorio Sgarbi è l'ultimo ad arrivare intorno alle sette di sera. Non si sottrae ai microfoni: «Era uno dei più simpatici, Castagna. Vivace, allegro, in perfetta salute». Perché dice «era», Sgarbi? «Penso a come l'ho conosciuto sul lavoro. Certo è singolare che il male si sia accanito, in ventiquatt'ore, tanto violentemente su di lui... Mi vien da dire che i cattivi non sono mai puniti e pagano sempre i buoni». [si. ro.] L'ultimo intervento per fronteggiare una perdita di sangue Al Policlinico per avere notizie anche il ministro Bassanini e Sgarbi Accanto: Alberto Castagna durante la degenza a Pavia in occasione del primo intervento (Foto dal settimanale gente). A sinistra: l'ospedale Policlinico dove è ricoverato il conduttore di «Stranamore» e di altri programmi di successo

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