GLI AMICI DELLA PINETA di Paolo Guzzanti

GLI AMICI DELLA PINETA GLI AMICI DELLA PINETA SROMA IMEONE Narducci, bambino gracile docile e minuscolo di otto anni, è morto con il petto sfondato e una gamba spezzata in una spelonca di fuggiaschi clandestini nella Pineta di Ostia, quartiere di Roma. Una spelonca usata come parco giochi. E' stato ucciso forse nel corso di giochi crudeli fra coetanei, forse peggio. Ma la cosiddetta capanna in cui è stato trovato il suo piccolo cadavere rappresenta bene il tipo comune di spelonca italiana di fine millennio, magazzino di siringhe e refurtiva, luogo in cui di notte creature sfuggenti vivono ai margini di case occupate in una babele di lingue diverse. Simeone Narducci è morto in una ricotta pasoliniana più di- sfatta e corrotta che mai. Non lontano da qui, del resto, Pasolini fu trucidato e devastato nel fango. Intorno al luogo in cui questo bambino è stato ucciso si trovano motorini smontati e auto rubate. Lì, di sera, si avvicendano prostitute e pusher con i loro clienti, si ripetono giorno e notte riti banali e velenosi. La polizia ha messo sotto torchio i ragazzini della Pineta Aldobrandino gli amici di Simeone, che poi tornano a casa piangendo. Il medico legale ha escluso che si sia trattato di un incidente, un crollo casuale di tavole e tufo; Simeone, otto anni, è stato assassinato. Paolo Guzzanti CONTINUA A PAG. 5 PRIMA COLONNA

Persone citate: Narducci, Pasolini, Simeone Narducci

Luoghi citati: Roma