la vitti di Stranamore è appesa a un filo

la vitti di Stranamore è appesa a un filo Ore d'ansia in corsia per l'ex moglie e la Rettondini. Centralino in tilt: più chiamate che per il Papa la vitti di Stranamore è appesa a un filo Di nuovo operato, i medici: è gravissimo ROMA. Il dramma si ripete. Per Alberto Castagna si è aperta di nuovo la sala operatoria. Nella mattinata di ieri, quando lo ha visitato l'equipe medica diretta da Carlo Celimi che il giorno prima aveva sostituito un pezzo di aorta con una protesi artificiale, le sue condizioni erano nuovamente peggiorate: un blocco renale faceva presagire il peggio. Era previsto un bollettino medico. Non c'è stato nessun bollettino e nessuna prognosi perché a Castagna era stato riscontrato un nuovo aneurisma nell'aorta, più a valle rispetto a quello che gli aveva provocato l'emorragia di sabato. Sembra proprio che questa benedetta arteria non regga la pressione del sangue. Una disgrazia. Una anomalia. L'accanirsi del destino contro di lui, un uomo che ha solo cinquantatré anni, ma certo è stato un grande fumatore, uno cui piaceva tirar tardi la notte, che beveva volentieri se era con gli amici, che passava ore e ore a pescare in mezzo al mare, che non s'è mai tirato indietro quando s'è innamorato: né da ragazzo né da grande. Ma basta questo a segnare un destino? 0 non sono le sue passioni soltanto i segni di un attaccamento alla vita che, in un momento così grave, alla fine potrebbe aiutarlo a venirne fuori? Certo è che alle dieci di mattina Alberto Castagna è rientrato in sala operatoria per un intervento uguale a quello del giorno prece dente. E davanti a quella porta s'è riformata la piccola folla di amici e parenti del giorno prima. La ex moglie Pucci Romano, da una par te del corridoio, confortata da suo fratello, poi la sorella di Castagna Lucetta, la figlia di lei, il cognato, lo zio, il dirigente Rai Giampiero Raveggi, vent'anni di amicizia, che fa la spola avanti e indietro. Dal l'altra parte l'attuale compagna Francesca Rettondini, la soubrette Randy Ingermann, l'attrice Anna Kanakis, il duo Antonio e Marcello compagni di lavoro ai tempi de «I fatti vostri» di Michele Guardi, il programma che lo trasformò da giornalista del Tg2 a teledivo tra i più pagati. Un passaggio che Castagna, da bravo ragazzo che faceva fatica a diventare adulto, ha vissuto di fronte ai colleghi con un piccolo senso di colpa. «Non sarei mai diventato né Biagi né Bocca», si giustificava, «mi hanno offerto un pacco di miliardi, perché avrei dovuto dire di no?». Ma la sospensione dall'albo per aver portato in video un bambino figlio di un pentito era una sconfitta che non mandava giù. Essere un giornalista, in fondo, lo rendeva orgoglioso. Nel tardo pomeriggio è arrivato anche Maurizio Costanzo con la moglie Maria De Filippi. «Alberto mi ha detto più volte che le arterie sono il suo tallone d'Achille. Ma, fino a sabato mattina, la ripresa era stata ottima. Parlavamo di lavoro, pensavamo all'autunno. E' stato un fulmine a ciel sereno». No, Costanzo non crede che lo stress, una delle malattie tipiche di chi lavora in televisione, possa essere all'origine del male che ha colpito Castagna. «Conosco gente che vive sopra le righe e sta benissimo e altri che conducono una esistenza morigerata e vengono colpiti da infarto. E' inutile farsi domande. Alberto Castagna, fino a febbraio, non mi aveva mai parlato dei suoi problemi di salute. Poi, naturalmente, ha cominciato ad avere paura. L'operazione al cuore per sostituire la valvola aortica lo terrorizzava. E' normale. Veniva a trovarmi in ufficio come fosse l'ultima volta. Ma dopo l'intervento l'ho visto riprendersi. Sono molto addolorato: per me, come per quei dieci milioni di persone che lo seguivano in tv, più che un amico ormai era un parente». Nella hall dell'ospedale Gemelli la presenza di fotografi e operatori è la sola nota anomala in questa domenica estiva. Tutto il resto è routine: l'entrata e l'uscita dei parenti nel giorno di festa, il silenzio del giardino della Cattolica, qualche ambulanza che dà sempre angoscia. Quando arriva una sposa in abito bianco che scende da una Jaguar qualcuno pensa a «Stranamore», il programma che ha regalato a Castagna immensa popolarità presso i cuori semplici e altrettanto vasto ostracismo da parte degli intellettuali. Ma è un errore. La televisione è una cosa, la vita un'altra. La sposa va a trovare la nonna che è stata ricoverata per farle vedere almeno il vestito di nozze. Il via vai davanti alla camera operatoria dove Alberto Castagna lottava contro la morte è stato solo quello dei ricoverati in convalescenza, che camminando lungo i corridoi facevano una capatina in cardiologia per informarsi sulle condizioni di salute del presentatore. Molte le telefonate al Gemelli di amici, conoscenti, collaboratori, ma anche di gente comune che Castagna l'ha solo visto in tv ma vuol sapere come sta, dalla voce del centralinista perché non si fida dei notiziari. Il doppio di quelle giunte in occasione dell'ultimo ricovero del Papa, dicono all'ospedale. In serata, dopo oltre nove ore di intervento, altre nove ore, e in meno di due giorni, Castagna è stato trasferito in terapia intensiva, sempre all'ottavo piano del Gemelli. Anche questa volta dalla sala operatoria è uscito vivo. Non è la certezza di averla scampata, ma uno spiraglio di speranza c'è. Scarno e drammatico il bollettino medico. «Le condizioni generali sono molto gravi. Le funzioni cardiocircolatorie e respiratorie sono sostenute dai farmaci e dalla ventilazione meccanica. Il decorso post-operatorio è a rischio elevato». La vita di Castagna è appesa a un filo. Simonetta Robiony Costanzo arriva con la De Filippi: sono molto addolorato più che un amico è come un parente «IgR Il presentatore e giornalista Alberto Castagna è stato di nuovo operato ieri mattina all'aorta Le sue condizioni sono molto gravi Sopra l'ex moglie Pucci Romano, a lato la compagna Francesca Rettondini (al centro)

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