Campagna estiva del Già: 80 morti

Campagna estiva del Già: 80 morti MAGHREB Un commando integralista ha bombardato una caserma facendo strage di soldati Campagna estiva del Già: 80 morti Algeria, in tre giorni uccisi 15 militari e 65 civili ALGERI. Non c'è tregua in Algeria nella cronaca delle efferatezze: due giorni fa - scrive il quotidiano in lingua araba «Al Acil» - un numero imprecisato di integralisti armati ha perfino bombardato, con ordigni rudimentali, una caserma, uccidendo 15 militari e ferendone almeno venti. La caserma, che si trova in una zona montagnosa ad Attatfa, nella regione di Chlef, 200 chilometri a Sud-Ovest della capitale, è stata attaccata nella notte tra venerdì e sabato. Spettacolare l'operazione condotta quasi certamente da appartenenti a una «khatiba» (unità d'assalto) del Già, il Gruppo Islamico Armato. Gli integralisti hanno cominciato a lanciare granate da diversi punti in direzione dell'edificio quindi, approfittando dell'effetto sorpresa, sono penetrati all'interno aprendo un fitto fuoco cui inizialmente hanno potuto rispondere solo le sentinelle. I fondamentalisti non sono riusciti a guadagnare molto terreno, ma ormai avevano già mietuto parecchie vittime e si sono ritirati dividendosi in piccoli gruppi per separare i soldati lanciati aU'mseguimento. Subito dopo le forze dell'ordine hanno effettuato - con l'appoggio di elicotteri - una vasta operazione di rastrellamento, in cui sono stati uccisi almeno sei uomini del commando. Un attacco simile era avvenuto il 22 aprile sui monti di Larba, 40 chilometri a Sud della capitale, dove 20 soldati di un piccolo fortino erano stati assassinati da un gruppo armato. Undici persone sono state invece sgozzate sabato a Rebaia (90 chilometri a Sud di Algeri), nella regione di Medea, da un gruppo di armati. Si tratta del secondo massacro in tre giorni. Giovedì scorso, a Sidi Ouaddah (nel Tiaret) erano stati sgozzati 21 civili. Una macabra scoperta infine è stata fatta - scrive «El Khabar» - nella foresta di Bainem, alla periferia occidentale di Al- geri, dove le forze dell'ordine anno rinvenuto i cadaveri di trentun civili, tra cui quelli di sei ragazze rapite di recente dagli integralisti. Nei dintorni c'era anche il cadavere di un militante del Già (Gruppo islamico armato), sgozzato dai suoi compagni. Forse per essersi ribellato agli ordini dei suoi capi. I corpi di altre due donne, rapite il 24 giugno dopo un attacco di integralisti al villaggio di Hassasna, e poi uccise, sono stati trovati nella zona di Saida (Ovest). Le vittime, quel giorno, furono 17. Non si conosce però la sorte di sei donne dello stesso villaggio, portate via dal commando. L'escalation degli attentati, che si registra in questa ultima settimana, si avvale anche di una iquietante strategia che ha come bersaglio le spiagge, «luoghi peccaminosi», secondo gli integralisti. Per ora le azioni dei terroristi - che in ogni caso hanno maggiore facilità di movimento nelle zone montagnose, dove possono nascondersi hanno provocato il ferimento di cinque persone, ma potrebbero creare una psicosi della bomba tra i bagnanti in questi mesi estivi. [Ansa] Il presidente algerino Liamine Zeroual

Persone citate: Liamine Zeroual, Rebaia

Luoghi citati: Algeri, Algeria, Attatfa, Maghreb, Medea, Tiaret