SEGRETARIO IMPRIGIONATO di Augusto Minzolini

SEGRETARIO IMPRIGIONATO SEGRETARIO IMPRIGIONATO IERI, a Napoli, sul palco degli stati generali della Quercia sulla giustizia, Massimo D'Alema si è lasciato sfuggire una battuta sarcastica quanto sincera: «Mi è stata espressa solidarietà: ne sono grato, anche se ha avuto un po' di sapore commemorativo». Più tardi la fotografia della colazione al Circolo Italia - quella di D'Alema con accanto Antonio Bassolino, Fabio Mussi, Giorgio Napolitano e Piero Folena -, era l'immagine - anch'essa vera - di quello che sta avvenendo nella Quercia: non è in atto un tentativo di cambiare il segretario al prossimo congresso, quanto di condizionarlo, imprigionarlo. Anche perché al di là delle voci sui possibili aspiranti (l'ultima tira in ballo Bassolino che a quanto pa¬ re, invece, firmerà la mozione congressuale dei dalemiani) sull'argomento probabilmente la cosa più giusta l'ha detta l'antagonista per eccellenza, Walter Veltroni, qualche tempo fa: «Finché il partito rimane questo il segretario lo farà D'Alema...». Così, a ben guardare, la commemorazione non dovrebbe riguardare la persona del segretario diessino, quanto la sua politica, quella che con testardaggine D'Alema continua a difendere anche se non riesce ad imporla al suo partito, al punto da ventilare un congresso di scontro, con documenti contrapposti, non emendabili. Augusto Minzolini CONTINUA A PAG. 3 PRIMA COLONNA

Persone citate: Antonio Bassolino, Bassolino, D'alema, Fabio Mussi, Giorgio Napolitano, Massimo D'alema, Piero Folena, Walter Veltroni

Luoghi citati: Italia, Napoli