Onda killer su Papua: 1000 morti

Onda killer su Papua: 1000 morti Sette villaggi sono stati trasformati in una distesa di sabbia, detriti, relitti e cadaveri lunga 30 chilometri Onda killer su Papua: 1000 morti La costa cancellata dal muro d'acqua di 10 metri PORT MORESBY. Dove erano sette villaggi, c'è ora una distesa di sabbia, mista a detriti e relitti, lunga trenta chilometri. Poco più in là il mare ritornato calmo, ma ancora ribollente, dopo avere proiettato la spaventosa energia di uno (etsunami», un'onda alta circa dieci metri sulla costa nord-orientale della Papua Nuova Guinea, lascia galleggiare corpi umani senza vita, insieme a carcasse di animali, materassi, tronchi d'albero, spezzoni di utensili, di capanne, di case. I morti vengono valutati a centinaia, forse sono mille, forse anche di più. I sette villaggi contavano da 5 a 10 mila abitanti prima del disastro. I sopravvissuti, temendo una nuova ondata, sono fuggiti nell'interno portando con sè i feriti. I feriti più fortunati sono stati trasportati in elicottero nell'ospedale della vicina città di Aitape o nelle missioni cristiane della zona. Le ricerche degli elicotteri sono state sospese per l'oscurità notturna, quando ancora si udivano lamenti e vane richieste di soccorso. Le loro speranze di salvezza sono affidate alle pattuglie di soldati inviate nell'area da Aitape e da Port Moresby. Sono questi gli effetti dell'onda anomala, nota col termine giapponese di ((tsunami», che si è abbattuta nel pomeriggio locale sulla costa di quell'isola lontana e primigenia che si trova a Nord dell'Australia ed a Est dell'Indonesia, dove un fenomeno del genere non si era mai verificato. L'onda gigantesca è stata generata da un terremoto sottomarino di magnitudine 7 della scala Richter che - secondo l'osservatorio sismologico della Papua Nuova Guinea si è verificato verso le 10,50 (ora italiana) di sabato probabilmente nei pressi della montagna sommersa detta di Torricelli. Dopo sette minuti circa lo tsunami si è abbattuto sui sette villaggi, sorprendendo un tranquillo pomeriggio che sembrava come tanti altri. «Ho sentito un rumore enorme, mostruoso. Era come un aereo che stesse decollando» - ha raccontato Rob Parer, un uomo d'affari che vive nel Paese da circa 44 anni che aveva la sua casa proprio sulla spiaggia. «Gli abitanti erano in casa e d'un colpo le case hanno cominciato a tremare e sono state subito dopo colpite da una forza immane che ha proiettato dappertutto uomini, donne, bambini, cani, detriti, risucchiandoli poi nella laguna», ha aggiunto Parer. La maggior parte della case erano capanne costruite con legno di alberi di cocco in riva al mare, ma vi erano anche case in cemento. «Di un edificio in cemento armato non è rimasta che la piattaforma», afferma il padre cattolico Austen, mentre un altro prete cattolico, Augustin Kulmana, afferma di avere visto tre interi villaggi che avevano 7500 abitanti completamente distrutti, inclusa la sua missione. Per la tv australiana i morti dovrebbero essere «circa 1000». Le tsunami sono onde gigantesche dotate di un'energia spaventosa originata da movimenti tellurici spesso modesti nel fondo marino a migliaia di metri sotto la superficie dell'Oceano Pacifico e che talvolta si abbattono con la forza di un cataclisma sulle coste dei Paesi asiatici o delle Americhe. L'energia sprigionata dai movimenti tettonici del fondo marino del Pacifico acquista una crescente entità a causa di due fattori: la profondità del mare e la vastità dello stesso oceano, che permette all'energia di svilupparsi lungo un vasto percorso (fetch) dell'onda stessa. E' nei pressi della costa, quando l'onda incontra i bassi fondali, che questa enorme energia, in origine verticale, si trasforma in una forza devastatrice in senso orizzontale. Nel 1960 uno tsunami si abbattè sul Giappone alla velocità di circa 750 chilometri l'ora. Era nato al largo delle coste cilene a causa di un movimento tellurico che aveva sollevato di circa nove metri un territorio sottomarino grande quanto la California. Nel settembre del 1992 un'onda anomala distrusse alcuni villaggi costieri del Nica¬ ragua uccidendo 13 mila persone. Nel dicembre 1992 una serie di onde anomale provocò migliaia di morti sulle coste dell'Indonesia. Agli tsunami è stata attribuita anche la scomparsa di alcune navi. Una delle più alte onde di questo tipo che siano state registrate si verificò il 6 ottobre 1732 a seguito di un terremotò in Siberia e raggiunse un'altezza di oltre 70 metri. [Ansa-Afp-Reuters] Il cataclisma del 7° grado della scala Richter ha strappato e trascinato in mare le povere abitazioni dai tetti di foglie di palma ■Cti ■Carpenteria AUSTRALIA •■■■«li SPINTA ORIZZONTALE «N t f SPINTA VERTICALE ragua uccidendo 13 mila persone. Nel dicembre 1992 una serie di onde anomale provocò migliaia di morti sulle coste dell'Indonesia. Agli tsunami è stata attribuita anche la scomparsa di alcune navi. Una delle più alte onde di questo tipo che siano state registrate si verificò il 6 ottobre 1732 a seguito di un terremotò in Siberia e raggiunse un'altezza di oltre 70 metri. [Ansa-Afp-Reuters] TSUNAMI (ONDA ANOMALA) Velocità massima raggiunta nel I960 ; in Giappone: ' 750 km/h; . / altezza massima ' il 6 ottobre 1732 ,' a seguito ' . di un terremoto 1 in Siberia: i 70 metri ' ALTO FONDALE ALE . - "7/ ( -, .-■ ■ ■■■■::,- ■■■■■■ : ■ t t f ■ i 1 ' i i 1 t \

Persone citate: Augustin Kulmana, Austen, Richter, Torricelli