SEI ANNI COME UN SECOLO

SEI ANNI COME UN SECOLO DALLA PRIMA PAGINA SEI ANNI COME UN SECOLO so») a dimostrarne la vulnerabilità? Qualcuno si ricorda cosa successe subito dopo? Successe un fatto tra i più vergognosi della nostra storia. Successe che il pool di Falcone e Borsellino, proprio mentre stava cominciando a vincere - nell'interesse di tutti - la battaglia contro la mafia, invece di essere sostenuto fu letteralmente spazzato via. Spazzato via professionalmente (1988-89) a colpi di polemiche feroci: professionisti dell'antimafia, uso spregiudicato dei pentiti, pool come centro di potere, distorsione politica della funzione giudiziaria, Falcone «comunista» e via calunniando, con sterminio di ogni logica e ragione. L'effetto finale fu che al pool fu impedito di continuare a lavorare. E la mafia, di nuovo trasformata in nebulosa inafferrabile, potè tranquillamente ricominciare ad uccidere, corrompere, trafficare ed arricchire, intrecciare alleanze, avvelenare la politica, bloccare ogni processo di reale sviluppo del Sud per non perdere nemmeno un'opportunità di rapinare ricchezza sociale per ingrassare se stessa ed i suoi complici. E poiché le tragedie talora perversamente si intrecciano con la farsa, bisogna anche ricordare che a Paolo Borsellino (che si era permesso di denunziare in pubblici dibattiti quel che stava accadendo al pool) fu intimato di tacere, perché certe cose dovevano essere riservate... ai canali istituzionali! Qualcuno si ricorda ancora oggi - di tutto questo? Val la pena o no di riflettere, anche oggi, sui processi che può innescare la normalizzazione, specie se accompagnata da un illiberale attacco all'indipendente esercizio della funzione giudiziaria in tutte le sue articolazioni (pm e magistratura giudicante)? Sono queste - ipersensibihtà corporative di operatori di settore o non piuttosto pericoli reali per la democrazia (sempre a rischio finché c'è la mafia)? La tentazione è di concludere con una frase un po' ad effetto, tipo «Normalizzate, normalizzate: qualcosa resterà». Frase da sviluppare spiegando che forse non resteranno i Borsellino e i Falcone. Ma la mafia - di certo quella sì che resterà. Gian Carlo Caselli

Persone citate: Borsellino, Gian Carlo Caselli, Paolo Borsellino

Luoghi citati: Falcone