Spray e ville abusive (c'è squatter e squatter) di Lorenzo Mondo

Spray e ville abusive (c'è squatter e squatter) PANE AL PANE Spray e ville abusive (c'è squatter e squatter) ON meritava di essere associato a questo sfregio il volto perdutamente triste di Soledad Rosas. Per «vendicare» la morte della squatter suicida in Piemonte, teppisti finora sconosciuti hanno deturpato con vernice rossa, freccia anarchica e falce e martello, due chiese di Viterbo. Rari affreschi del Quattrocento, che erano scampati ai bombardamenti dell'ultima guerra, sono stati sfigurati, forse irreparabilmente. Testimonianze di una cultura millenaria offese dai simboli di una cultura tanto violenta quanto effimera, decaduta, morta. Le fattezze della Madonna, piena di grazia, offerte in sacrificio, chissà perché, ai Mani di una ragazza argentina venuta a perdersi in una rivolta, prima esistenziale che politica, nella marginalità italiana. Ancora una volta, come sempre capita per le espressioni di irredimibile estraneità al sentimento dell'arte e della storia, alle opere attraverso le quali «l'uom tgjÉtentfó la rabbia immediata sfuma in uno sconforto illimitato. Poco meno ches'ialMpprendere la notizia di una strage, di un delitto efferato. Vale come tenue consolazione, per il contingente, che il centro sociale viterbese di cui compare la «firma» sugli affreschi abbia smentito risolutamente di es sere coinvolto nell'azione vandalica. In un comunicato la definiscono frutto di una cui tura «cosciente o no, intollerante e fascista, fondata sul disprezzo». Alla buonora! E' la prima volta che da quelle parti arriva una sconfessione così esplicita e ferma, e c'è da augurarsi che faccia scuola, che valga ad isolare le frange dell'infamia eversiva. Ma chi prenderà le distanze dagli scempi anche più gravi, non provocati dalla matta bestialità ma dall'accorta, pervicace malizia? Altri squatters, fasciati di perbeni smo, garantiti dall'indulgen za del contesto sociale e dei pubblici poteri, spadroneggiano su e giù per l'Italia. Come quelli che occupano le pendici della Valle dei Templi, ad Agrigento. Da trentanni si attende la demolizione delle case abusive, che non si affacciano su anonime periferie, ma sull'area consacrata alla Concordia, a Ercole, a Castore e Polluce. Un riconosciuto patrimonio dell'umanità messo disposizione di costruttori senza scrupoli e impuniti, magari accompagnati dal beneplacito delle cosche mafiose. Non soltanto le villette stanno ancora là, grazie a ricorsi, cavilli e dilazioni. Lega Ambiente denuncia un nuovo scandalo, che non vorremmo amaramente risolutivo. In commissione 'Beni'tiìuttrMSii, sei consiglieri regionali hanno approvato un disegno di legge inteso a restringere il Parco archeologico, suddividendolo in zone a vincolo differenziato. E' la strada per condonare la maggior parte delle costruzioni abusive, stimate in più di mille. I sei consiglieri rappresentano tutti i partiti, l'uno e l'altro Polo. Come usa in Sicilia, su certe questioni si riscontra una ferrea unanimità. Il sottosegretario Mattioli ha denunciato come incostituzionale la ridefìnizione dell'area archeologica, ha ravvisato nelle mancate demolizioni una invasione delle competenze dello Stato in materia di diritto penale. Ma sarà dura, visti i precedenti, vincere la demagogia, il pietismo, gli interessi di bottega, le oscure complicità. Non sarà il vaticinato ponte sullo Stretto di Messina a rendere la Sicilia più vicina. Lorenzo Mondo

Persone citate: Mattioli, Soledad Rosas

Luoghi citati: Agrigento, Italia, Messina, Piemonte, Sicilia, Viterbo