Marini: Prodi, accetta la fiducia critica

Marini: Prodi, accetta la fiducia critica Settimana cruciale per il governo, martedì voto al Senato, mercoledì alla Camera Marini: Prodi, accetta la fiducia critica Bertinotti: la Finanziaria sarà il banco di prova ROMA DALLA REDAZIONE Romano Prodi tiene col fiato sospeso i suoi alleati. Martedì prossimo il Senato dovrà votare per dare la fiducia al governo e mercoledì toccherà alla Camera. Sembrerebbe tutto tranquillo, visto che Rifondazione comunista riconfermerà oggi, nel suo «parlamentino», che è disposta a dare la fiducia, anche se «critica». I numeri, dunque, ci sono. Il problema che angustia gli alleati di Prodi è, però, il seguente: il presidente del Consiglio ha voluto puntualizzare, venerdì, che si aspetta una fiducia «piena» dagli alleati. Perché lo ha fatto? Medita, forse, di giudicare insufficiente la promessa «fiducia critica» di Bertinotti? Insomma, un vago timore per qualche sorpresa da parte di Prodi aleggia sul Centro-Sinistra. E lo si coglie in quel che dice Franco Marini, segretario del partito popolare. «Mi pare una richiesta giusta e legittima quella di Prodi di chiedere la fiducia piena. Ma, può darsi che la fiducia piena gliela diano lo stesso, anche chiamandola critica», ha detto, aggiungendo: «Speriamo che sia così...». Niente scherzi, dice di fatto Marini sia a Prodi che a Bertinotti. Il segretario di Rifondazione comunista non pare disposto a cambiare il copione che si è dato, anche che i cossuttiani premono perché la fiducia sia vera e senza aggettivi. Cossutta non vuole che si continui a giocare sul filo della crisi, col rischio di farla vera- mente quando la maggioranza dovrà votare la legge finanziaria. Ma il segretario Bertinotti ostenta sicurezza ed affronta il comitato politico di oggi ripetendo che la fiducia potrà essere solo «critica». «Non c'è nulla da aspettare - dice a chi prevede sorprese - nel comitato politico confermeremo quanto deciso in direzione». La decisione di andare a trattare seriamente la aveva presa il comitato politico due settimane fa, dopo un duro scontro Cossutta-Bertinotti in direzione. «La fiducia critica - spiega Bertinotti - servirà a vedere se alcune cose annunciate dal governo saranno fatte» e se al momento della Finanziaria si saprà con precisione «quanti soldi andranno alla sanità, quanti alla scuola, quanti ai disoccupati». «Metteremo il governo alla prova: la Finanziaria è il banco di prova della politica del governo». Al momento, la svolta non c'è. Bisogna ora vedere se a Prodi tutto questo basterà. Se tutto andrà Uscio, giovedì la Camera dovrebbe potrebbe affrontare il problema della commissione di inchiesta sulla corruzione che Berlusconi vuole e Prodi no. L'avrebbe voluta anche Franco Marini, che sperava di rivalutare il ruolo della De ed arrivare, magari, alla depenalizzazione del reato di finanziamento illecito dei partiti. Ma ieri Marini ammetteva che, «ahimé, sono un po' pessimista pure io». Constatando che il discorso di Prodi non ha certo aiutato. «Ma io resto all'intesa che abbiamo fatto come segretari della maggioranza - puntualizza - e alle condizioni stabilite. Mi pare che il Polo non voglia accettarne alcune, quelle vere. Che la commissione, cioè, non riaccenda lo scontro con la magistratura. Perché politica e giustizia sono due poteri distinti e devono restare tali». La rinnovata volontà di Marini di ritessere il dialogo con le opposizioni si aggiunge a quella di D'Alema e Violante. «Violante ha detto una cosa giusta - rileva il responsabile giustizia di Forza Italia, Donato Bruno - e cioè che solo in guerra le due parti non si parlano». L'impressione è che la netta presa dì posizione di Prodi contro la commissione possa finire per ridare energia a quanti la commissione parlamentare di inchiesta la vogliono, anche se con precisi limiti per garantire che non finisca per indagare sui magistrati. in | UNA SETTIMANA DI FUOCO DOMANI Al Senato dibattito sulla fiducia. A Roma i Consigli nazionali di Forza Italia, con Berlusconi, e Popolari, con Marini. MARTEDÌ' Voto al Senato sulla fioucia, avvio del dibattito alla Camera. Camera e Senato dovranno iniziare l'iter per rinnovare le presidenze delle Commissioni permanenti (per la scadenza di metà legislatura). MERCOLEDÌ' Voto di fiducia alla Camera. GIOVEDÌ' A Montecitorio dibattito sull'istituzione della commissione per Tangentopoli. Sempre a Montecitorio seduta comune per l'elezione di 10 membri laici del Csm. VENERDÌ' Tavola rotonda su: «Seconda Repubblica: realtà o illusione?» con Martinazzoli, D'Alema e Marini a Lograto (Brescia). Il presidente del Consiglio Romano Prodi

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