Contratto statali, è scontro

Contratto statali, è scontro SALARI E INFLAZIONE SUI Rotto il dialogo con l'Aran. Bassanini: ci sono i margini per chiudere Contratto statali, è scontro Dipendenti in sciopero il 25 settembre ROMA. E' rottura tra Aran e sindacati sul rinnovo del contratto di lavoro degli statali e dei dipendenti degli enti pubblici, in totale circa 400 mila persone. Le federazioni del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero generale della categoria per il 25 settembre e lo stesso giorno è stata indetta una manifestazione nazionale. I motivi dello sciopero, spiegano Rino Tarelli, della Cisl, e Salvatore Bosco, della Uil, riguardano sia la parte economica sia la parte normativa. I sindacati contestano che l'Aran non intende riconoscere ai lavoratori l'aumento del tasso di inflazione programmato, come previsto dall'accordo del luglio '93. Mentre, per la parte normativa, Bosco afferma che «non si vuole riconoscere un nuovo ordinamento del personale, basato sulla valoriz* zazione del personale, sulla flessibilità del lavoro. Non si vuole accettare la contrattazione integrativa, che consentirebbe ad ogni ministero di organizzare il lavoro sulla base di pre¬ cise esigenze. Si- vogliono mantenere gestioni clientelane paternalistiche come quelle relative al cosiddetto premio individuale di produttività»,- i Tarelli preòisa che le proposte dell'Aran per la parte normativa «sono in contrasto con quanto richiede la riforma Bassanini. L'Aran afferma - è legata a vecchie logiche, ai vecchi formalismi. Questo contratto è il primo banco di prova della riforma Bassanini, ma le proposte dell'Aran la affossano». La situazione preoccupa il ministro per la Funzione pubblica: «Prendo atto con preoccupazione della interruzione delle trattative per i contratti dei ministeri e del parastato e della dichiarazione di sciopero per la fine di settembre», dice Bassanini, ma aggiunge: «Sono convinto che ci siano i margini per una chiusura dei contratti pubblici che, pur rispettando i vincoli finanziari, garantiscano ai lavoratori il recupero dell'inflazione e una giusta remunerazione della professionalità e del merito».

Persone citate: Aran, Bassanini, Rino Tarelli, Salvatore Bosco, Tarelli

Luoghi citati: Roma