Fuochi d'artificio, un'altra strage di A. R.

Fuochi d'artificio, un'altra strage Le vittime sono marito e moglie, titolari dell'azienda, e i loro due nipoti Fuochi d'artificio, un'altra strage Esplode una fabbrica di Agrigento: quattro i morti AGRIGENTO. Quattro morti ieri pomeriggio in tre violente esplosioni che si sono susseguite in trenta secondi, distruggendo una piccola fabbrica di giochi pirotecnici. Le vittime sono il titolare Antonino Di Naro, 49 anni, la moglie Santa Tomaselli, di 39, e i nipoti Vincenzo e Domenico Di Naro, 18 e 24 anni. I loro corpi orribilmente dilaniati e ustionati sotto stati recuperati da carabinieri, poliziotti erigili del fuoco soltanto dopo l'intervento degli artificieri della polizia giunti in elicottero da Palermo. Uh intervènto ritenuto mdispèhsàhfté1 vistò1 che si temevano nuovi scoppi. La tragedia è avvenuta poco prima delle 16, in contrada Caizza, nella periferia di Canicattì, imo dei centri più popolosi dell'Agrigentino, sulla strada provinciale 510 che conduce a Naro. I boati sono stati avvertiti m tutto il circondario e l'onda d'urto è stata così potente da scardinare infissi e infrangere vetri del vicino paese. Gli investigatori stanno cercando di accertare le cause dell'esplosione. I Di Naro producevano fuochi d'artificio in buona quantità e anche di ottimo livello spettacolare, acquistati quasi sem pre per feste cittadine, rionali o religiose, organizzate da Comuni, centri turistici e parrocchie. Proprio mercoledì era arrivato parecchio nuovo mate riale che i Di Naro stavano confezionando ieri po meriggio. Secondo le prime informazioni raccolte dagli in quirenti, l'azienda era in regola con le norme di si curezza. Nell'esplosione sono andati distrutti tre dei sei box in cemento armato in cui erano conservati gli esplosivi. [a. r.]

Persone citate: Antonino Di Naro, Caizza, Di Naro, Domenico Di Naro, Tomaselli

Luoghi citati: Agrigento, Canicattì, Naro, Palermo