Arrestato a Bergamo

Arrestato a Bergamo Arrestato a Bergamo Chiude la figlia in auto per molestare una donna BERGAMO. Ad accorgersene è stata una signora che l'ha vista piangere a dirotto in quell'auto dove il padre l'aveva lasciata sola per seguire e poi importunare una donna. Per quasi un'ora lei, una piccola di tre anni, se n'è stata nell'abitacolo ad aspettare tra lacrime e singhiozzi che il genitore tornasse. E quando l'uomo è ricomparso, ad attenderlo ha trovato i vigili urbani, che lo hanno accompagnato alla caserma dei carabinieri dov'è scattato l'arresto per abbandono di minore. L'episodio è accaduto ieri mattina a Romano di Lombardia, paesotto della Bassa Bergamasca. Alle 9,30 R.M., 27 anni, disoccupato, di Martinengo, una condanna per molestie sessuali incassata nel '96 a^Varese, parchgggja^a sua^uto ìii/j(^',^z4mi^)f^in pienp,ìpénjr9,.,4'goàvane scende, lasciando la piccola sul sedile posteriore. «Ero andato a sbrigare dèlie incombenze in alcun^iuffici pubblici»,, si giustificherà, più tanfi .davanti aghi inquirenti. Può darsi, ma sulla via del ritorno l'uomo viene attirato dalle forme sinuose di una donna, a passeggio con la propria figliolettaìj. H ventisettenne la segue a debita distanza per quasi due chilometri fino a quando, alla periferia del paese, in un punto dove non lo può scorgere nessuno, il giovane entra in azione. Si avvicina alla sua vittima, le alza la gonna e le tocca il sedere. La donna si mette a urlare, lui corre via, poi, quando gira l'angolo, rallenta e comincia a camminare come se nulla fosse verso l'auto. Dove la sua piccina sta piangendo, coccolata invano da una signora che pochi minuti prima l'ha scorta tutta sola nell'abitacolo. La donna ha avvertito i vigili urbani che si sono piazzati ih attesa di vedere chi fosse il genitore che aveva avuto il coraggio di abbandonare la sua figholetta in macchina, sotto il sole. Quando arriva, l'uomo cerca di accampare delle scuse, ma gli agenti della polizia municipale non si accontentano della canonica ramanzina e lo accompagnano alla caserma dei carabinieri. Dove R.M. finisce in manette con l'accusa di abbandono di minore Nel frattempo viene avvertita la moglie a cui viene affidata la piccola. Per il ventisettenne è giornata proprio storta. Perché pochi minuti dopo in caserma si presenta la donna molestata per raccontare quanto le è accaduto. E non appena nel corridoio incrocia R.M., lo riconosce. Forse colta da un moto di pietà, la giovane preferisce non sporgere quere la. Il ventisettenne, che ora si trova in cella, ha guai più seri: rischia fino a cinque anni di carcere, fs. ser.J

Luoghi citati: Bergamo, Martinengo, Romano Di Lombardia, Varese