TOGHE SENZA DIFESA

TOGHE SENZA DIFESA TOGHE SENZA DIFESA POCHI fatti. Nel giugno del 1997 apprendevo dagli organi di informazione che nell'ambito di una inchiesta giudiziaria della procura di Genova uno degli indagati, Angelo Veronese, affermava di aver ricevuto, da me, la richiesta di rendere dichiarazioni - evidentemente diffamatorie - nei riguardi dell'on. Tiziana Parenti dietro il compenso di 500 milioni. L'incontro, a detta di Veronese, avvenne casualmente in un corridoio del palazzo di Giustizia, mentre uscivo dal mio ufficio al settimo piano (mentre in realtà occupo da vent'anni una stanza al quarto piano; circostanza appurabile con una semplice telefonata). Senza tanti preamboli, in pochi istanti e alla presenza delle rispettive scorte (all'epoca Veronese era sotto protezione), gli avrei offerto centinaia di milioni per screditare l'on. Parenti. Come gustoso riscontro per i magistrati che lo interrogavano forniva anche particolari sul mio abbigliamento: un tailleur grigio con colletto di pelliccia. Tutti ricorderanno all'indomani dello scoop giornalistico il risalto della vicenda su televisioni e stampa. La fantasia non ha avuto limiti: quando l'attenzione si è concentrata sul mio guardaroba è llda Boccassini CONTINUA A PAG. 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Angelo Veronese, Boccassini, Tiziana Parenti, Veronese

Luoghi citati: Genova