Violante: un'uscita politica per la Giustina

Violante: un'uscita politica per la Giustina Folena: nonne anticomizione, poi discutiamo come depenalizzare finanziamenti illeciti e falso in bilancio Violante: un'uscita politica per la Giustina Un altro duro scontrò alla Camera tra ilpremier e Berlusconi NAPOLI. La voglia della Quercia di riannodare i fili del dialogo con l'opposizione, e all'interno della stessa maggioranza, sul tema delicato della giustizia, si materializza a Napoli, negli «stati generali» dei Democratici di sinistra. Pietro Folena rilancia la disponibilità del suo partito a chiudere i conti con Tangentopoli, sia pure a certe condizioni, che rappresentino una «svolta sul terreno dell'etica pubblica». Propone prima di pensare a norme anticorruzione, per poi discutere di come depenalizzare finanziamenti illeciti e falso in bilancio. E Luciano Violante dice: «Mi preoccupano i muri che si alzano». Tra i due leader, ieri mattina alla Camera, in fatto di muri, sembrava di essere tornati alla Berlino della guerra fredda. «In un sistema democratico - dice Violante - sono convinto che maggioranza e opposizione devono dialogare. In guerra non ci si parla, in politica sì». Bruzzone, Martinetti Rapisarda e Singer ALLE PAG. 2 E 3

Persone citate: Berlusconi, Bruzzone, Folena, Luciano Violante, Martinetti Rapisarda, Pietro Folena, Singer

Luoghi citati: Berlino, Napoli