Raddrizzare la terre? Pisa incerta di Vincenzo Tessandori

Raddrizzare la terre? Pisa incerta L'ente che gestisce Piazza dei Miracoli vuole più dettagli per decidere Raddrizzare la terre? Pisa incerta Non convince tutti l'idea dell'architetto nipponico PISA. D'accordo, la magia della torre, dice con voce bassa Mutsuharu Takahashi, architetto, ma Fisa è tutta magica. Così, quando si aprirà il terzo millennio, la gente potrà osservare non soltanto il campanile, diritto come lo pensò Bonanno, ma sognare sulla città medioevale. Se il progetto, dal costo di oltre un miliardo, verrà accettato. «Il passaggio del Millennio che celebra il Giubileo è una data estremamente importante perché l'uomo contemporaneo si accorga di essere legato al passato, alla sua storia culturale e, rivivendola, si proietti nel futuro». Eppoi, questa, chiarisce il cinquantunenne architetto di Hitachi, non è un'idea limitata alla torre o alla città: è l'ultimo capitolo del «The 3P project», una trilogia che ha già accarezzato le piramidi di Giza in Egitto, e i pinnacoli del deserto australiano occidentale. Come dire che le magie non hanno confini. Per vedere il campanile diritto verrà costruita una pedana inclinata, e Takahashi garantisce sull'effetto ottico. Ma altri luoghi della città medievale verranno impreziositi con giochi di luce capaci di «legare passato, presente e futuro»: le mura cittadine, che sebbene interrotte, appariranno unite dai fasci di luce; la chiesa del Santo Sepolcro e quella di San Paolo a Ripa d'Arno, la cui facciata verrà rischiarata da un'enorme candela di cera vergine raccolta in tutto il mondo; alcune strade del centro antico. Il risultato, diceva ieri a mezzogiorno l'architetto, sarà «impressionante». Per arrivarci, deve superare alcuni ostacoli. Il primo, naturalmente, trovare il denaro per finanziare il progetto: c'è uno sponsor che, tuttavia, non copre l'intera spesa e lui cerca compagni d'avventura. Poi occorre convincere la Soprintendenza, il Comune è la Primaziale, che gestisce Piazza dei Miracoli con i suoi monumenti. «Si tratterà di un'installazione temporanea funzionale alla fruizione dei monumenti, nell'assoluta eccezionalità di questa iniziativa», ha sottolineato la sovrintendente Clara Baracchini, lasciando così intendere che l'idea sembra buona. Le ha fatto eco l'assessore Grazia Gimmelli: «Si vedrà la torre com'era in origine ma sarà tutta la città a farle da cornice, anche fuori da Piazza dei Miracoli». Più, come dire?, tiepida la reazione dell'Opera della Prima ziale. n presidente Ranieri Favuli ha sottolineato come sia indispensabile «trovare soluzioni alle necessità tecniche e finanziarie che il progetto comporta». Insomma, indispensabile per il «sì» definitivo, il progetto nei dettagli. Vincenzo Tessandori L'idea di un architetto giapponese ha riacceso il dibattito sulla torre di Pisa

Persone citate: Clara Baracchini, Gimmelli, Ranieri Favuli, Takahashi

Luoghi citati: Egitto, Pisa, San Paolo