Capricci nella notte della moda

Capricci nella notte della moda La Mussolini se ne va Capricci nella notte della moda Alessandra Mussolini ROMA. «Alta moda in via di estinzione», parola di Hubert de Givenchy che intona il «de profundis» nel giorno di chiusura delle sfilate romane, poche ore prima di «Donna sotto le stelle», il tradizionale appuntamento di «Canale 5» per festeggiare mondo della «couture». Ospite d'onore Irene Galitzine che ha ricevuto il premio alla carriera. Per Givenchy eleganza e classe hanno avuto in Audrey Hepburn la loro testimonial. Forse per questo quando gli si chiede un'opinione su Sofìa Loren nominata presidente dell'Agenzia per la Moda, risponde che non gli sembra adatta. «E' difficile vestirla», sentenzia. «E' una di quelle donne che sta meglio svestita che vestita». E chissà cosa ha pensato il marchese Givenchy quando ha visto apparire sulla scalinata Sabrina Ferini nel ruolo di presentatrice accanto a Pippo Baudo - le cui curve, generose come quelle della Loren, sono state fasciate da un abito rosso di Valentino, che si è collegato via video da Parigi. Accanto a lui la sua musa, la principessa di Bulgaria Rosario Saxe Couburg, e sei modelle vestite con abiti della collezione autunno- inverno che sarà presentata domenica prossima nella capitale francese. Uno stile, quello di Valentino, inconfondibile, che fa apparire ancora più anomali per la «couture» gli abiti «choc» protagonisti delle passerelle romane. Ieri l'ultimo giorno caratterizzato dall'abito miliardario - tre chili d'oro lavorati a lamine sottili - presentato da Alexandre Fede, dai 21 capi ispirati ai vizi capitali di Onori Verre, ma soprattutto dalla bravura di Antonio Marras, che riesce a fare con il sale splendidi ricami su garza bianca. Una vera overdose di donnea vestiti a «Donna sotto le stelle», spettacolo-fiume che ha trattenuto il pubblico davanti alla tv fino a quasi mezzanotte. Con un incidente diplomatico poco prima dell'inizio: indignate per i posti che erano stati loro assegnati, giudicati «inadatti», la parlamentare di an Alessandra Mussolini e la madre, Maria Sdraione, sprella di Sofia Loren, hanno abbandonato platealmente, quindici minuti prima che cominciasse la sfilata, il parterre di Piazza di Spagna. Guerra tra primedonne anche sulla scalinata di Trinità dei Monti. Modelle filiformi contro donne tutte curve. Una «sfida» che ha avuto per protagoniste, nella squadra delle «ben messe», Valeria Marmi, testimonial di Genny, Eia Weber in un abito di Gattinoni tutto di silicone e dipinto con lo smalto, Paola Barale per Lorenzo Riva, Natalia Estrada per Mariella Burani. Tra le top model che hanno sceso la scalinata Valeria Mazza, apparsa un po' più in carne dello standard che l'alta moda richiede. Lo si era già notato alla sfilata di Gai Mattiolo (anche lui ieri in piazza con le sue creazioni lanciate dalle B Witched, le nuove Spice Girisi, dove un mini abito in pelle con catene ispirato alla schiavitù è stato messo a dura prova dai fianchi della bellissima mannequin argentina. Ir. r.] Alessandra Mussolini

Luoghi citati: Bulgaria, Parigi, Roma, Trinità