Bufera sulla Banca Mondiale: corruzione

Bufera sulla Banca Mondiale: corruzione WASHINGTON Finora provati tre casi di malversazione, uno riguarda l'Algeria. Nel mirino i rapporti con Russia e Giappone Bufera sulla Banca Mondiale: corruzione Una task force anti-frode passerà al setàccio libri contabili e personale WASHINGTON. Scandalo alla banca mondiale. Ispettori chiamati dall'esterno dovranno rivedere i libri contabili per indagare sul sospetto di corruzione interna. In una lettera agli 8600 impiegati del quartier generale di Washington, il presidente James Wolfensohn ha annunciato che le indagini sono già in corso. La «task force» anticorruzione sarà formata da consulenti della Fricewaterhouse Coopers e di altre due società specializzate in lotta alle frodi. Gli ispettori avranno il compito di esaminare pratiche scottanti, comprese quelle che riguardano i rapporti con i disastrati sistemi bancari di Russia e Giappone, nei quali la Banca e il Fondo Monetario stanno iniettando ingenti risorse. - " La Banca Mondiale investe ogni anno circa 25 miliardi di dollari (45.0ÓÓ miliardi) per finanziare,lo sviluppò in tutto il mondo. Ed è facile immaginare che la mole di lavoro che attende gli ispettori potrebbe essere enorme, anche se ufficialmente i casi di malversazione e corruzione interne finora provati sarebbero solo tre. Uno riguarda l'Algeria, dove un dirigente della Banca è già stato licenziato; mentre altri due funzionari sono stati sospesi per vicende che, secondo indiscrezioni di stampa, riguarderebbero banche giapponesi. «Alcune inchieste formali sono in corso e altre verranno riaperte», annuncia Wolfensohn in un comunicato. Ma per evitare di seminare il panico e di offuscare troppo l'immagine della Banca, il presidente precisa subito di non avere ragioni per ritenere che la piaga della corruzione interna sia estesa. «Non stiamo parlando di milioni di dòllari - afferma -, ma di alcune decine di migliaia». Il caso algerino, per quanto ne è emerso finora, è imbarazzante, ma di ridotta entità. La Banca ha accusato il suo dirigente ad Algeri di aver intascato una tangente di «alcune decine di migliaia di dollari» per un progetto idrico finito tra le mani di un'impresa locale amica. Il dirigente nega tutto, ma intanto è stato licenziato e la faccenda^ già in mano agli avvocati. Wolfensohn spiega che la decisione di ispezioni nasce dal fatto che «la Banca sta conducendo una campagna contro la corni - zione nei Paesi dove investe, e deve essere assolutamente certa di avere per prima i più alti standard di trasparenza». La mossa di Wolfersohn si inserisce in un quadro di lotta alla corruzione che in qualche modo andava delincandosi già da qualche tempo. A settembre, la Banca aveva avvertito ufficialmente i governi più esposti che avrebbe tagliato i fondi a quelli che non si fossero impegnati a combattere la corruzione. E proprio in autunno esplodeva la Tangentopoli indonesiana della dittatura Suharto, con il tracollo finanziario delle ex Tigri che ancora adesso tiene in apprensione le Borse di tutto il mondo. All'Indonesia, la Banca Mondiale ha prestato qualcosa come 28.000 milioni di dollari in 30 anni e i mercati ancora rinfacciano alla Banca di non averne saputo prevedere il declino. Negli ultimi mesi, poi, la Banca ha dovuto pigiare bruscamente sul freno in un altro Paese a rischio come il Kenya. Allo Stato africano sono stati bloccati finanziamenti per 215 milioni di dollari (390 mihardi di lire), per paura che questi servissero solo ad aumentare la corruzione. [Ansa]

Persone citate: James Wolfensohn, Suharto, Wolfensohn