Ulster, lo polìiia rompe l'assedio di Porfadown

Ulster, lo polìiia rompe l'assedio di Porfadown Il rogo dei bimbi: fermati 2 sospetti Ulster, lo polìiia rompe l'assedio di Porfadown Il governo inglese: «Vira è prónta a consegnare parte delle sue armi» LONDRA NOSTRO SERVIZIO L'assedio di Drumcree è finito. Con il pretesto di peiquisire i picchetti degli orangisti alla ricerca di armi ed esplosivi, le truppe britanniche hanno sgomberato i manifestanti l'altra notte e smontato le loro tende. L'undicesima notte consecutiva di violenza, durante la quale sono stati lanciati altri ordigni pieni di chiodi e bombe molotov contro le forze dell'ordine, ha colmato la misura. Nel frattempo fonti del governo di Londra rivelano che l'Ira è molto vicina a consegnare una prima parte delle sue armi: il primo atto del cosiddetto «decommissionamento» appare possibile prima di settembre. La marcia proibita dei protestanti lungo la strada cattolica del paese, la Garvaghy Road dove l'altro ieri era comparso il leader del Sinn Fein Gerry Adams «in segno di solidarietà» con i residenti, è stata per il momento scongiurata. Un contingente inglese è già tornato a casa, segno che la missione è compiuta. Un altro reparto è restato a presidiare i campi intorno alla chiesa, in cui si erano arroccati i manifestanti, che erano rimasti soltanto in 300, dai 25 mila che erano giovedì scorso, prima dell'orrendo rogo in cui sono morti i tre fratellini cattolici di Ballymoney. Gli orangisti di Portadown annunciano che continueranno ad insistere per marciare. Ma l'organizzazione a questo punto appare spaccata, con la Chiesa protestante d'Irlanda che ha deciso di mettersi contro la loro loggia. Le autorità ecclesiastiche hanno approvato lo sgombero degli occupanti dai terreni di loro proprietà. Il ministro per il Nord Irlanda, Mo Mowlam, ha detto che molti orangisti volevano una protesta pacifica, ma hanno in effetti «fornito un fronte ad altri che volevano far saltare gli accordi di pace». | D. governo*inglese ieri sera ha commentato con effusione i segnali inviati dall'Ira nei giorni scorsi, in particolare dal comandante dei prigionieri nel supercarcere Maze. «E' vero che ci sono stati dei segnali incoraggianti: l'Ira è consapevole dell'importanza del decommissionamento», ha detto il portavoce di Tony Blair. Una fonte anonima del Northern Ireland Office citata dal quotidiano «The Express» ha detto: «C'è la sensazione che le cose si stiano muovendo». Secondo il giornale, è plausibile che l'Ira sia decisa a consegnare una certa quantità di armi da fuoco e bombe prima che l'assemblea per il Nord Irlanda si riunisca in settembre per cominciare a scegliere il suo esecutivo. Come minimo, il governo inglese si aspetta la dichiarazione che la guerra è finita. In questo modo sarebbe molto più facile persuadere i paramilitari lealisti a fare lo stesso. Ieri il generale Jean de Chastelain, incaricato di supervisionare il decommissionamento, ha detto di credere che esso avverrà prima del maggio 2000. Continua intanto l'indagine per individuare i colpevoli dell'assassinio dei tre bambini Quinn. Dopo aver rilasciato uno dei due sospettati, la pohzia ha effettuato ieri altri due arresti, presumibilmente nella stessa Ballymoney. Maria Chiara Bonazzi

Persone citate: Gerry Adams, Ireland, Jean De Chastelain, Maria Chiara Bonazzi, Maze, Northern, Quinn, Tony Blair

Luoghi citati: Irlanda, Londra, Mo Mowlam, Nord Irlanda, Ulster