Respinta la ricusazione Avanti il processo a Craxi di R. I.

Respinta la ricusazione Avanti il processo a Craxi Tangenti alla Metropolitana in Corte d'Appello Respinta la ricusazione Avanti il processo a Craxi ROMA. E' stata dichiarata inammissibile l'istanza di ricusazione presentata nei giorni scorsi dai legali di Bettino Craxi nei confronti del presidente della quarta corte d'appello, Renato Caccamo, al processo per le tangenti pagate alla Metropolitana milanese. La decisione della quinta corte d'appello è stata depositata ieri. Il processo riprende quindi oggi. Le argomentazioni sostenute nel documento degli avvocati Giannino Guiso ed Enzo Lo Giudice non sono state ritenute sufficienti per bloccare la prosecuzione del processo nato dalla decisione della Corte di Cassazione di annullare il precedente giudizio di secondo grado, rimandando gli atti a Milano per un nuovo esame della vicenda. «Siamo davanti a una vera e propria assurdità. Il rito ambrosiano - ha com¬ mentato l'avvocato Guiso - ha prevalso ancora una volta sul diritto. L'ineluttabihtà del teorema che deve trovare attuazione. Insomma si è consumata un'altra profonda ingiustizia». Non è escluso che i difensori di Craxi propongano oggi istanza di rimessione degli atti ad altra sede in considerazione di una presunta mancanza di serenità di giudizio nel palazzo di giustizia di Milano.» Enzo Lo Giudice, l'altro legale dell'ex segretario del psi, è invece intervenuto sulla mancata estradizione di Craxi (chiesta da «un gruppo di parlamentari del centro-sinistra»), spiegando che «non dipende da una bizza del governo tunisino o da compiacenze ed inerzie del governo italiano, ma dalla legge italiana ed estera». [r. i.]

Persone citate: Bettino Craxi, Craxi, Enzo Lo Giudice, Giannino Guiso, Guiso, Renato Caccamo

Luoghi citati: Milano, Roma