Tangentopoli, addio inchiesta

Tangentopoli, addio inchiesta La Camera nega l'arresto di Giudice (Forza Italia). Verifica: Prodi in Parlamento Tangentopoli, addio inchiesta D'Alenici: era contro le procure. Polo: avete paura ROMA. Addio all'inchiesta su Tangentopoli: ieri, i senatori del Pds, con un voto quasi all'unanimità, hanno deciso che non voteranno a favore della Commissione, decretandone di fatto la morte. Immediata la reazione del Polo: sono ricattati dai giudici e temono l'eventuale giudizio, ha detto Silvio Berlusconi dopo un vertice con Fini e con Casini. Intanto, l'aula di Montecitorio ha negato a larga maggioranza (grazie a molti franchi tiratori, forse dimani e popolari) l'arresto del deputato Giudice (Forza Italia) provocando la reazione di molti esponenti dell'Ulivo, D'Alema in testa. Stamattina, infine, il presidente del Consiglio Romano Prodi inizierà alla Camera (e successivamente al Senato) la maratona per il voto sulla verifica di governo, che dovrebbe concludersi martedì prossimo. Il lavoro sarà argomento centrale nell'intervento, al quale seguirà il dibattito. Bianconi, Rampino, Raplsarda e Singer ALLE PAGINE 2,3 E 5

Persone citate: Bianconi, Casini, D'alema, Giudice, Rampino, Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Singer

Luoghi citati: Roma