Come vincere il male del mondo di Oreste Del Buono

Come vincere il male del mondo LA LETTERA DI 0.d.B. Come vincere il male del mondo Gent. Sig. OdB, ancora una lettera sul male e Giobbe (Sig. Cardellino, San Mauro, To)! Poiché, dunque, l'argomento ha così palese interesse, importa vedere se è possibile progredire ed in quale direzione, ricordando che Giobbe è anteriore a Salomone, il quale risale a circa 1000 anni prima di Cristo. Per cominciare è addirittura ovvio che l'uomo non può capire i disegni di Dio sulla distribuzione del male nel mondo, poiché questa ci appare completamente casuale e non dettata da una «logica» superiore... - Giuseppe Ricco, Torino GENTILE Signor Ricco, lei non perde la pazienza, ma ci invita sempre a riflettere. Anche oggi la ringrazio della collaborazione. «D'altra parte, Dio sa tutto questo dalle origini», lei dice, «e quindi, sa anche di non poterci giudicare con il suo metro, il quale è "assoluto", e, quindi, per noi inaccessibile. Se lo facesse, come in Giobbe, diventerebbe ingiusto ai suoi stessi occhi. Infatti, in nome della giustizia e della responsabilità, ci ha concesso il libero arbitrio, sia pure nell'ambito della nostra limitatezza. E", dunque, lui che deve adeguarsi alle nostre misure, e non noi alle Sue, dato che non potremmo mai. Del resto, in questo senso già i "quasi" divini angeli avevano avuto i loro problemi. Inoltre le nostre misure non sono più quelle animalesche, ma neppure Come vil mdel m incere ale ondo quelle angeliche. Questa, dunque, potrebbe essere una prima risposta a Giobbe, ma non sta scritta né nella Sapienza (Biblica) né in Salomone né nell'Ecclesiaste, in cui vengono richieste rispettivamente la fede e la fiducia (in Dio). Solo Gesù Cristo ha indicato una via radicalmente Nuova: basta con le domande impossibili a Dio, che ha una faccia nascosta perché incomprensibile; il male del mondo si vince con le opere, aiutando il prossimo e se stessi a sopportarlo. Da qui passa la liberazione. Non si tratta, dunque, d'una scelta "sapienziale" ma implica la semplicità di cuore: esattamente quella delle Beatitudini, perciò è durissima, ma "libera"...». Gentile Signor Ricco, quanto lei dice con la naturalezza delle idee inconfutabili è un invito a non arrendersi all'ignavia dell'ignoranza. Almeno per un poco, che mi pare un molto, mi scopro a tentare di immaginare i primi passi sulla Nuova via proposta e faccio uno sforzo per non cedere ai primi ostacoli, per arrivare almeno qualche millesimo avanti nel rispetto dell'impegno: aiutare il prossimo e se stessi a sopportarlo. Difficile, ma forse, non impossibile. Oreste del Buono

Persone citate: Cardellino, Gesù, Giobbe, Sapienza

Luoghi citati: San Mauro, Torino