Mediobanca frena lo sprint in Borsa
Mediobanca frena lo sprint in Borsa Mibtel chiude in salita dello 0,35% Mediobanca frena lo sprint in Borsa MELANO. Una partenza vivace, sulla scia del grande ottimismo di martedì, ma presto smorzata da un'ondata di vendite che hanno trovato compratori pronti, cosicché il Mibtel finale riesce a chiudere con un piccolo progresso dello 0,35%, a 25.228 punti. E' questa la sintesi di una seduta che ha visto piazza Affari staccarsi dalle consorelle europee, ancora euforiche, preferendo consolidare i guadagni. Nemmeno l'apertura in rialzo di Wall Street è riuscita a ridare vigore ad un listino che ha premiato qualche titolo trascurato come i Eni, togliendo smalto ai valori che il giorno precedente avevano sostenuto la corsa al rialzo, vale a dire Mediobanca, Bancaroma e Generali. In apertura proprio questi valori, in particolare Mediobanca, avevano di nuovo acceso il parterre, portandolo a guadagnare fino allo 0,71%. Ma presto questi spunti vengono meno, prevalgono prudenza e riflessione e i realizzi colpiscono quasi tutti i titoli guida. Si riduce anche il giro d'affari che, a fine giornata, si attesta intorno ai 3700 miliardi. La pausa non spaventa gli operatori che, dopo il 10% messo a segno dal listino nelle ultime settimane, giudicano ragionevole una pausa di consolidamento. Del resto, la nuova fase positiva non ha ancora riportato al mercato né i borsini né quei piccoli investitori che erano stati il grande motore della galoppata dei mesi scorsi. E anche se la si¬ tuazione internazionale sembra più calma, c'è chi ancora non è convinto che la bufera asiatica sia completamente risolta. I realizzi hanno dunque colpito i titoli legati alla galassia Mediobanca: dopo essere salita oltre le 4000 lire Bancaroma ripiega perdendo l'I,46%, Generali scivola dello 0,89% dopo un nuovo record a 67.900, Mediobanca scende dell'1,31%. Meglio se la cava la Comit che chiude sostanzialmente invariata (+0,18%). Non tutti i bancari soffrono. Imi e San Paolo di Torino toccano nuovi massimi storici, il primo a quota 33.531 (+3,42%), il secondo a1 31.359 (+4,30%). Richiesta anche Banca Intesa che spunta l'I,26%. Torna il danaro su Eni, ultimamente trascurata, che guadagna lo 0,59% mentre Olivetti, dopo l'ennesimo record a 3370 lire, perde lo 0,48%. Bene Tim che sale del 3,12%, debole Fiat che arretra del 2,92% a 8240 lire. A differenza di Milano, le banche europee continuano la corsa, ad eccezione di Zurigo preoccupata per un possibile rialzo dei tassi interni. Francoforte segna il terzo record consecutivo in mattinata anche se poi rallenta l'andatura, Parigi recupera il martedì di chiusura per la festa della Bastiglia migliorando di oltre il 2%, Londra sale dello 0,8%. A sua volta Wall Street apre in rialzo e lo amplia, poi ci ripensa e abbandona i massimi puntando sui realizzi, anche se il tono di fondo resta positivo.
Persone citate: Meglio, Olivetti
Luoghi citati: Francoforte, Londra, Milano, Parigi, San Paolo, Torino, Zurigo
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