Donna fecondata col seme preso al marito morto

Donna fecondata col seme preso al marito morto MEDICINA I medici: questa possibilità dà speranza e riduce il dolore per l'improvvisa perdita di un caro Donna fecondata col seme preso al marito morto Los Angeles, la nuova tecnica non era mai stata sperimentata LONDRA. Nuova, controversa frontiera della fecondazione artificiale: negli Stati Uniti una donna è stata inseminata di recente con sperma estratto al marito già morto. Stando alla rivista londinese «News Scientist», si tratta del primo caso di «fecondazione dalla tomba» in assoluto. Mai prima d'ora si era tentato di creare la vita usando spermatozoi di cadavere. La vedova, di cui non si conosce il nome, è adesso al primo mese di una gravidanza che sotto il profilo bio-medico promette bene. Pur provenendo da un corpo non più pulsante lo spenna ha fecondato con successo un ovulo della donna che è stato impiantato nell'utero. La nuova frontiera è stata varcata al Century City Hospital di Los Angeles, da un'equipe di medici con a capo il dottor Cappy Rothman. Nell'ospedale - racconta la rivista - è stato rimosso sperma da persone appena defunte in almeno una dozzina di casi, dopo aver avuto tutte le necessarie autorizzazioni delle famiglie ma «questa è la prima volta che una delle famiglie ha chiesto che lo sperma fosse usato». Negli altri casi lo si è conge- lato e basta. L'equipe del dottor Rothman ha apparentemente perfezionato una tecnica di estrazione dello sperma. Si tagliano le tube dove è conservato il liquido della vita, lo si fa schizzar fuori e lo si congela. Il medico californiano non ha dubbi sull'eticità dell'intervento: «Dà speranza alla gente, riduce il dolore per l'improvvisa perdita di un caro», ha detto a «News Scientist». Il medico ammette che la materia vada regolata con norme appropriate, senza però «restrizioni che impongano un peso ingiustificato sui parenti addolorati». L'«authority» britannica sulla fertilizzazione umana ha confermato che quello riferito da «News Scientist» sembra in assoluto il primo caso di uso di sperma «postumo». [Ansa]

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