Il giudice chiude il giornale dell'Eta

Il giudice chiude il giornale dell'Eta SPAGNA Undici arresti nell'Editrice. Sigillata anche la radio dei separatisti baschi Il giudice chiude il giornale dell'Eta «Il quotidiano è in combutta con i terroristi» MADRID NOSTRO SERVIZIO Con una polemica decisione che non ha precedenti nella storia della giovane democrazia spagnola postfranchista, la magistratura centrale antiterrorista di Madrid ha ordinato ieri la chiusura sine die di «Egin» e «Egin Irratia», rispettivamente il braccio giornalistico e radiofonico (dal '77 e dall'87) dell'organizzazione indipendentista basco-spagnola Età. Con l'accusa di partecipazione a banda annata e buffa contabile, sono finiti inoltre in galera 11 dirigenti della loro casa editrice multimediale «Orain», tra cui un pezzo da novanta del Comitato centrale di Herri Batasuna (HB, il partito dell'Età), Carlos Gorostiaga. Ma «Egin» uscirà lo stesso oggi con ima testata nuova di zecca. Il blitz delle teste di cuoio della Policia Nacional, coordinato dal giudice della «Audiencia Nacional» di Madrid Baltazar Garzón e dal capo della polizia di Stato in persona Catino, è scattata alle 22 di martedì notte ed è durata fino alle 13 di ieri pomeriggio. Nelle 20 perquisizioni effettuate nella sede del giornale e della radio ad Hernani (San Sebastian), e nelle redazioni di Bilbao, Vitoria e Pamplona, è stata sequestrata un'ingente documentazione che, secondo gli inquirenti, dimostrerebbe che «Orain» («adesso» in basco) è una struttura centrale dell'Età. Le indagini che hanno portato al clamoroso sequestro di due bracci giornalistici «etarras» sono partite da un altro blitz del 28 maggio scorso, nel corso del quale era stata smantellata parte della holding finanziaria dei terroristi baschi (ben 170 aziende), la cui impresa capofila, risultata vincolata a «Orain», era la «Gudsmar» di Bilbao, in stretto contatto con «etarras» deportati in America Latina. «Egin» («fare» in basco) è conosciuto come il «giornale del terrore» o, come l'ha definito l'assessore regionale basco alla Sicurezza Atuxa, «cinquanta grammi di tritolo che scoppiano tutti i giorni nelle edicole». Si tratta di un tabloid a diffusione nazionale di ben 72 pagine a colori, più un magazine domenicale, «Igan d'Egin», di 32 pagine. Il giornale ha una vendita impressionante (52 mila copie al giorno), se si considera che i baschi, quelli francesi compresi, sono 2,6 milioni. I dipendenti, tra giornalisti e lavoratori, sono 200. Il quotidiano aveva già conosciuto sequestri temporanei o perquisizioni. Ma, dalla sua nascita, u 29 settembre del '77, nessun magistrato aveva mai osato chiuderlo. Nel curatissimo annuario editato dal giornale, «Euskadi 97», il direttore Jabier Satustregui ricordava fiero che «Egin», che ha sempre pubblicato integralmente tutti i comunicati dell'Età (in Spagna è legale farlo in nome della «libertà d'e¬ ha commentato il ministro degli Interni, Mayor Oreja. Socialisti e comunisti appoggiano la chiusura, ma il democristiano Pnv (da un'organizzazione giovanile del quale nacque l'Età nel '59), il maggior partito basco, è nettamente contrario. «Per gravi che siano le accuse, noi difenderemo sempre la libertà di espressione e il diritto di Egin ad uscire», ha sottolineato sdegnato il portavoce alla Camera del Pnv. «E' un'ordinanza molto discutibile sul piano giuridico, ed inconvenientissima su quello politico. Dovevano arrestare i presunti colpevoli e non chiudere il giornale», ci anticipa German Yanke, direttore di «El Mundo del Pais Vasco». Ma l'Età giornalistica non si è limitata a denunciare 1'«inaccettabile repressione spagnola». Oggi sarà in edicola un nuovo giornale, sia pure con poche pagine. «Deia», il giorna le del Pnv, gli ha messo a disposizione la sua rotativa. Gian Antonio Orighl spressione») ha subito 37 processi, ma l'ha fatta sempre franca. Il primo sequestro provvisorio fu nell'ottobre dell'83, con l'accusa di «apologia del terrorismo». La perquisizione più clamorosa nel dicembre del '93: «Orain» incaricò il temutissimo pool di giornalisti investigativi del quotidiano di raccogliere dati su 6 mila aziende basche, informazioni che poi gli 007 dell'antiterrorismo francese ritrovarono nel covo di Carlos Almorza l'esattore dei pizzi dell'Età. Un altro episodio. Nell'agosto del '96 la Guardia Civil arrestò due suoi redattori, Fernando Alonso ed Andoni Murga, al contempo militante della «Colonna Donosti». Nelle loro case vennero sequestrati tritolo, pistole e mitra. Commento a tutta pagina di «Egin»: «Due lavoratori baschi arrestati a cui esprimiamo affetto, solidarietà e comprensione». «Egin e Egin Irratia sono in contatto strettissimo e permanente con l'Età. E' un colpo duro contro il cuore ed il cervello dei terroristi», Agenti anti-terrorismo con il volto coperto escono dalla sede di «Egin» dopo la perquisizione di ieri e gli undici arresti tutti collegati al consiglio di amministrazione dell'editrice Orain SA [fotoap]

Persone citate: Andoni Murga, Carlos Almorza, Carlos Gorostiaga, Catino, Fernando Alonso, German Yanke, Gian Antonio Orighl, Mayor Oreja, Mundo, Pais Vasco

Luoghi citati: America Latina, Bilbao, Hernani, Madrid, Spagna, Vitoria