Arriva il neoqualunquismo
Arriva il neoqualunquismo F PERSONE =1 Arriva il neoqualunquismo E una commissione parlamentare «su Tangentopoli» dovesse indagare sui magistrati che hanno condotto i relativi procedimenti giudiziari, sarebbe improponibile, inaccettabile: a parte il resto, tra i parlamentari sono troppi coloro che appartengono a partiti o movimenti coinvolti in quelle inchieste, e quando mai si son visti gli indagati indagare sugli indagatori, trasformarsi in giudici politici dei propri giudici penali? Manco nelle più vertiginose Repubbliche delle Banane, e con un tocco di ipocrisia in più quando virtuosamente si propone che nessun diretto sospettato o accusato debba far parte della commissione: come se non fosse ovvio, come se non esistessero le solidarietà di gruppo, di formazione, di amicizie, e se non le si fosse viste mille volte all'opera. Nel caso migliore, una simile commissione sarebbe inutile, una mistificazione, una pura perdita di tempo e di soldi. Peggio ancora se una commissione parlamentare «su Tangentopoli» dovesse indagare sui politici, sulle origini della vasta profonda corruzione al centro del sistema dei partiti, sulle ragioni del fenomeno che ha intossicato la vita pubblica italiana accentuandosi durante-jMtani Ottanta e parte dèi Novanta, mescolando politica e { affari, tqjnaggnto dei pjgtiti e portafogli dei singoli leader: come potrebbero i parlamentari attuali, che perlopiù non sono nati ieri mattina, non si dice giudicare, ma analizzare, esaminare, studiare, spiegare se stessi? Non c'è stata da noi una frattura netta, un rinnovamento della classe dirigente tale da consentire veri processi storici al passato: còme tanti altri, il bonario Prodi, il loquace Scalfaro, il vispo Casini ci sono adesso e c'erano prima. Ma se poi la richiesta di commissione parlamenta re «su Tangentopoli» fosse stata semplicemente uno dei tanti mezzi di pressione usati da Berlusconi & compa giù, ideato senza crederci molto e tanto per fare, se per errore e timore fosse stato preso alla lettera e troppo I sul serio dalla maggioranza? Son tutti discorsi elemen tari, banali: eppure l'ovvietà va mutandosi in un altro di quei grovigli inestricabili e futili che rendono la vita politica italiana così sussultoria, che distolgono dalle necessità urgenti del governare, che causano spreco di tempo, dispersione di energie, immersione nell'irrealtà. Non si può troppo meravigliarsi se il distacco della gente dalla politica si aggrava sempre più, se le pulsioni di centrodestra e le speranze di centrosinistra vanno diventando una forma di neoqualunquismo: diffidenza costante, sfiducia rassegnata, lontananza, irrisione, mancanza di passioni, ma facciano un po' quello che gli pare, ma la piantino oppure vadano pure avanti, noi abbiamo già troppi guai a cui pensare, facciamoci i fatti nostri tanto quelli non son capaci altro che di litigare... H vecchio repertorio dell'antipolitica rinasce intatto, sempre identico a se stesso: bel risultato. FESTA La vittoria della Francia ai mondiali di calcio forse non verrà ricordata tanto per meriti sportivi, o almeno non solo per quelli: è stato abbastanza straordinario vedere un Paese festeggiare con tale abbandono, vitalità, contentezza, e insieme con un senso della forma, con una consapevolezza del rito così esatta, collettiva, forte, con un comportamento dei leader politici così calibrato, non ridicolo, e così poco sminuibile dalle piccole, astiose teleironie italiane. Si poteva anzi provare persino una punta di nostalgia o d'invidia, oltre che per l'occasione all'origine della gran festa, anche per una simile capacità di coglierla e di viverla. Lietta Tomabuoni ani I
Persone citate: Berlusconi, Lietta, Prodi, Scalfaro
Luoghi citati: Francia
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