Le aziende europee dei servizi pubblici

Le aziende europee dei servizi pubblici Le aziende europee dei servizi pubblici TRADIZIONALMENTE, le azioni delle cosiddette utility (ovvero le aziende che offrono servizi di pubblica utilità) sono considerati titoli «difensivi», meno rischiosi della media del mercato azionario. Di norma si tratta, infatti, di investimenti in aziende con ricavi stabili e sicuri e una crescita limitata ma costante, che sovente restituiscono più della metà dei loro utili agli azionisti sotto forma di dividendo e quindi offrono buoni rendimenti cedolari. Spesso le utility sono state considerate quasi una via di mezzo tra azioni e obbligazioni: rendimenti minimi interessanti e la possibilità di ottenere qualcosa di più senza correre rischi eccessivi. LIBERTA' DI SCELTA Di recente, però, lo scenario in campo europeo è mutato, mettendo di fronte le aziende a nuove importanti minacce e opportunità. La parola chiave è «liberalizzazione», spinta dalla Ue soprattutto sul fronte energetico. Nel dicembre '96, infatti, il Parlamento europeo ha approvato una direttiva sulla deregolamentazione del mercato, che consentirà ai grandi clienti di scegliere il proprio fornitore e agli operatori di iniziare la propria attività negli altri Stati comunitari. PERDITA DI PRIVILEGI Entro il febbraio '99 è previsto che almeno il 23% di ogni mercato nazionale (le principali aziende) sia messo in grado di scegliere il fornitore al quale rivolgersi. La liberalizzazione metterà a rischio le posizioni di monopolio, creando inevitabilmente competizione sui prezzi e innescando un processo che premiere le aziende più competitive a scapito delle altre. L'ERA DELLE MULTI-UTILITY Come risposta, le principali utility hanno avviato importanti piani di riduzione dei costi e hanno iniziato a cercare nuovi mercati, sfruttando l'elevata capacità di generare cassa per aggredire i mercati internazionali oppure diversificare nei settori gas e telecomunicazioni (anche questo in via di liberalizzazione). Si è così sviluppato il concetto di multi-utility (acqua + elettricità + gas), viste le similarità dei mercati: a decidere le concessioni sono sempre le autorità cittadine, i consumatori finali continuano ad essere gli stessi e i servizi offerti hanno caratteristiche simili (alta intensità di capitale, contratti di lungo termine e contenuto tecnologico stabile). Pagina a cura di LORENZ!© IORI DATI NCIPM.I UTIL3T1IS EUROPEI. G La tabella contiene i dati chiave per valutare le principali Utilities europea: rapporto tra prezzo ed utile "97 e '98 (secondo le attese del mercato), rapporti tra prezzo ed indebitamento netto é patrimonio, redditività del capitale azionario (Roe). rendimento cedolare (dividendo diviso prezzo), payout (ovvero; In quale percentuale viene • distato futìle) e crescita attesa nei dividendi per I prossimi anni. Le aziende europee dei servizi pubblici 11 11 ir SS M BELLE TRE ITALE AHI Prezzo Prezzo r,--- Debito D„„^. „„„ Crescita Prezzo Capitalizzazione utile utile netto Roe Payout attesa (Inmiliardi) 1997 1998 P81^0010 patrtmonio cedolare dividend! EDISON 15.841 9378 25.4 21.3 2.5 65% 15% 1.5% 34% 15% ITALGAS 7888 5178 59.5 38.6 2.6 53% 5% 1.8% 104% 6% AMGA 1380 450 13.4 13.1 1,1 2% 10% 3,3% 43% 6% ivendt Viag Endesa Suez Lyonnaise des Eaux Rwe • • Eiectrabel fberdroia Tractebel Gas Naturai Edison Edp > italgas Oest Eiektriz Evn Energìe NAZI ONE PESO % 1 FRANCIA 17,61 ■ GERMANIA | 12,2 1 SPAGNA 1 11,8 i 1 FRANCIA 1 10,9 1 1 GERMANIA 10,3 1 ■ BELGIO | 8,4 4 SPAGNA BELGIO SPAGNA ITALIA ITALIA AUSTRIA AUSTRIA PORTOGALLO Peso percentuale dei diversi titoli comprosi nell'indice Dow Jones Euro Stoxx por le Utilities. la soglia del rischio oei mmm comuni FONTE: ERBORAZIONE FIDA SU DATI MONEY-MATE L'INDICE VAR IL VAR ESPRIME LA MASSIMA PERDITA CHE UNDICE 30/5 30/6 POTRA' SUBIRE ENTRO 1 PROSSIMI 30 GIORNI 30/6 30/7 INDICE BOT NETTO BANCA D'lTALlA (BOT) 1,31% 1,30% INDICE GENERALE NETTO BANCA D'lTALlA (TITOLI Dl STATO ITALIANI) 2,48% 2/44% INDICE BTP NETTO BANCA D'lTALlA (BTP) 3,55% 3,50% IP MORGAN WORLD EX-ITALY IN LIRE (TITOLI Dl STATO INTERNAZIONALI) 4,97% 4,93% JP MORGAN GERMANY IN MARCH! (TITOLI Dl STATO TEOESCHI) 2,40% 2,37% JP MORGAN USA IN DOLLARI (TITOLI Dl STATO USA) 2,82% 2,90% INDICE COMIT (AZIONIITALIANE) 24,83% 22,65% MORGAN STANLEY CAPITAL INTERNATIONAL WORLD IN LIRE (AZIONIINTERNAZ.) 11,36% 11,05% MORGAN STANLEY CAPITAL INTERNATIONAL EUROPE IN LIRE (AZIONI EUROPEE) 12,68% 11,93% MORGAN STANLEY CAR !NT. EMERGING MARKETS IN LIRE (AZIONI PAESI EMERGENTI) 21,91% 25,66% MORGAN STANLEY CAP INT. NORTH AMERICA IN LIRE (AZIONI NORD AMERICA) 12,81% 12,68% MORGAN STANLEY CAR INT. PACIFIC FREE IN LIRE (AZIONI PACIFICO) 15,16% 14,18%

Persone citate: North America