Azioni Aem, domani il via

Azioni Aem, domani il via ANALISI Sono arrivate nelle banche prenotazioni superiori all'offerta, sabato è stato reso noto il prezzo Oggi è ancora possibile revocare per iscritto il mandato all'acquisto dei titoli. Previsto il sorteggio Azioni Aem, domani il via NON è stato facile per l'Aem milanese tagliare il traguardo della Borsa ma, dopo dieci anni di lavoro, referendum abrogativi e mille polemiche, il collocamento del 49% della più importante municipalizzata italiana è finalmente realtà. L'offerta pubblica di 800 milioni di titoli (più altri 82 milioni legati alla «green shoe») avrà inizio alle ore 9 di domani, per terminare il giorno dopo. Una settimana più avanti, il giorno 22, si procederà al pagamento. A quel punto l'Aem, società con grandi ambizioni, sarà pronta al debutto. ATTIVITÀ' ATTUALE... L'Aem opera principalmente nell'area milanese nei campi della produzione, trasmissione, distribuzione e vendita di energia elettrica, distribuzione di gas naturale oltreché distribuzione di calore. Con una potenza totale installata di 885 MW (sei centrali idroelettriche, più una termoelettrica) e una rete di trasmissione e distribuzione costituita da 910 chilometri di linee ad alta tensione, l'Aem è la principale azienda energetica locale d'Italia, forte del 50% del mercato elettrico a Milano, cui va aggiunta la posizione leader nel settore della distribuzione del gas naturale. ...E PROSPETTIVE La liberalizzazione dell'energia può offrire grandi opportunità all'Aem meneghina, in 3 settori. 1) L'accesso alla «clientela libera», ovvero i grandi clienti liberi, grazie alle direttive Ue, di scegliere i propri fornitori (con l'obiettivo, ambizioso, di raggiungere in questo segmento di utenza entro il Duemila una quota del 30%). 2) Un ruolo attivo nell'importexport di energia, anche grazie ali asse strategico con l'elvetica Atei. 3) L'incremento (ma in casa Aem si preferisce parlare di «ribilanciamento») delle tariffe elettriche e del gas. Le previsioni degli esperti parlano, per la verità, di una crescita dei consumi energetici nei prossimi anni inferiore al pil. Ma questo non vale per il settore elettricità dove il consumo pro-capite italiano è largamente inferiore (il 26%) a quello del Regno Unito. IMPEGNO SOCIALE Il sindaco di Milano, Gabriele Alberimi, ha rivelato che l'introito della cessione del 49% dell'Aem (intorno ai 1.2001.300 miliardi di lire), verrà destinato alla creazione di strutture sociali. Ma per l'azionista Aem, pubblico e privato, i vantaggi della privatizzazione non si esauriscono di sicuro nella sfera sociale. L'azienda ha in cantiere un programma di contenimento dei costi nella generazione termoelettrica, nella logistica, negli acquisti e nel magazzino. UN NUOVO POLO Ma, soprattutto, la nuova Aem punta a divenire un polo di aggregazione del settore elettrico in Italia, cogliendo le opportunità derivanti dalla felice posizione geografica (la vicinanza con la Svizzera consentirà di allacciarsi direttamente al network europeo) e dall'evoluzione degli scenari, sia normativi che di mercato. L'Aem è il cuore del «minisistema elettrico» formato dalle aziende di Brescia, Verona, Vicenza e Rovereto. Con l'Asm bresciana l'intesa è stata di recente rafforzata dall'ingresso nel capitale mentre l'Aem punta a rilevare il 43% dell'Aem Torino, occasione per dare vita a un asse di municipalizzate capace di recitare un ruolo da protagonisti nel futuro assetto del mercato. PROMESSE A. confortare i piani delle municipalizzate del Nord, infine, c'è l'intesa con la svizzera Atei, una delle maggiori società europee di import/export energetico (a sua volta partecipata da Edf e dalla tedesca Rwe). Nei progetti di Aem, infine, ci sono anche le telecomunicazioni (con Citytel) e la gestione del servizio idrico. Aem, insomma, non si limiterà a gestire una posizione di forza nel suo mercato tradizionale. La privatizzazione dovrebbe rappresentare, semmai, il punto di partenza di una crescita consistente, sia dei ricavi che dei profitti. L'Aem, poi, sarà da un lato cacciatrice, dall'altro possibile preda di altri competitori nel campo dell'energia (da parte, per esempio, di Edison), grazie all'azionariato diffuso che dovrebbe emergere dall'operazione di classamento e dalla clausola che impedisce a ciascun investire di disporre di più del 6% del capitale. NUMERI CHIAVE Il giro d'affari, a fine '97, ha raggiunto quota 1.028,4 miliardi, con un modesto incremento (+1,2%) rispetto all'esercizio precedente, dovuto al fatto che quello scorso è stato l'inverno più mite degli ultimi 30 anni. Nel primo quadrimestre del '98 i ricavi hanno, al contrario, registrato un incremento del 6%. Il conto economico del '97 si è chiuso con un utile pari a 180,2 miliardi (contro i 233,5 del '96 e i 224 dell'esercizio precedente). RISTRUTTURAZIONE Il decremento è legato a vari fattori: aumento del valore degli ammortamenti immateriali, riduzione dei proventi finanziari dovuti al calo dei tassi, avvio del piano di rimborso del debito in conto corrente al comune di Milano. In base alle leggi vigenti, l'Aem gode tra l'altro di esenzione fiscale fino al 31/12/99. La dinamica del valore aggiunto presenta un aumento del 4,1 tra il '95 e il '96 e una contrazione nel '97 (-2,9%) «conseguente a maggiori costi per acquisti di materiali e servizi». Anche il margine operativo lordo ha presentato una riduzione, il 10,9%, rispetto all'anno precedente a causa dell'aumento del costo del lavoro, bilanciato dall'uscita di 206 dipendenti. FLUSSI DI CASSA Una fotografia più fedele, però, date le caratteristiche particolari degli esercizi presi in considerazione, può essere offerta dall'esame del cash flow e dagli investimenti: 316 miliardi nel '95 (più 116 miliardi di investimenti); 335 miliardi a fine '96 (più 121 di investimenti); 292 miliardi di flusso di cassa nel '97, più 207 miMardi di investimenti. La posizione finanziaria netta è passata da un saldo debitorio di 22,9 miliardi nel '95, a 94,7 del '96 e 76,3 del '97. IL NUOVO ESERCIZIO L'utile ordinario per azione è stato di 123,1 lire nel '95, di 124,5 nel '96 e di sole 98 lire nel '97.1 primi quattro mesi del '98 segnalano un incremento del margine operativo lordo del 19%, per un totale di 156 imbardi (contro i 291 dell'intero '97). Il risultato netto del primo quadrimestre ammonta a 117 miMardi, con una crescita del 25% rispetto all'analogo periodo del '97 (e ai 180 dell'intero esercizio scorso). Aem ritiene, alla luce dei risultati acquisiti nei primi 5 mesi dell'anno, che «l'esercizio '98 potrà chiudersi con risultati migliori del '97, sia per un andamento climatico non sfavorevole, sia per i risultati di una politica volta al contenimento dei costi e al recupero di efficienza». «Il cash flow operativo - aggiunge la società - potrà essere migliore del '97 e superiore al livello delle attività di investimento che si prevede di reabzzare nel '98, pari a circa 194 miliardi». La posizione finanziaria netta non dovrebbe registrare variazioni significative rispetto al '97. IL COSTO E'GIUSTO? Ardua domanda, dato che la forbice di prezzo sulla cui base si è avviata la presentazione agli analisti è molto ampia, tra le 1.220 e le 1.670 lire (il che sta a indicare che il lotto minimo di 2.500 titoli avrà un prezzo tra i 3 e i 4 milioni di lire). Uno studio della Cariplo, dedicato all'esame dei flussi di cassa futuri, è giunto a una valutazione teorica di 1 .850 lire per titolo. Chi ha messo a confronto l'Aem con altre società del settore, tipo Edison, Sondel, Endesa, ha suggerito una valutazione media di 1.562 lire. RENDIMENTO Se i prezzi massimi e minimi di offerta vengono messi a con-, franto con i dati di bilancio '97, si ottiene un rapporto tra prezzo e patrimonio netto per azione pari a 1,1 volte (nel caso di offerta a 1.220 lire) e di 1,5 volte (nel caso di offerta a 1.670 lire). Il rapporto prezzo/utile per azione sarà, rispettivamente, di 12,2 e di 16,7 volte; tra prezzo e cash flow per azione da 8,7 e 12 volte. E il dividendo? Sui dati '97 si va dal 5,4% al 7,4%, a se-, conda del prezzo d'offerta. Un rendimento non disprezzabile, dati i tempi. Ugo Bertone SCHEDA TECNICA DELL'AZIENDA, I NUMERI PER DECIDERE OFFERTA GLOBALE 800.000.000 ORDINARIE (IL 49%) PREZZO | 670 Vml° definitivo è pari al inanimo della forbice) GODIMENTO I ° GENNAIO 1998 LOTTO MINIMO 2500 DATA OPERAZIONE » 4 LUGLIO PAGAMENTO 22 LUGLIO Si evidenziano i seguenti dati per azione, ricordando che il risultato economico di AEM non sconta l'imposizione fiscale minimo massimo/definitivo PREZZO PER AZIONE (IN LIRE) 1.220 1.670 PREZZO / PATRIMONIO NETTO PER AZIONE 1,1 1,5 PREZZO/UTILE PER AZIONE 12,2 16,7 PREZZO/CASH FLOW PER AZIONE 8,7 12,0 DIVIDENDO/PREZZO PER AZIONE 7,4% $.4% Alleanza con ATEL * Collegamento con il network europeo * Import / export POLO ELETTRICO NEL NORD ITALIA Accordo con altre utility locali del Nord Italia * Attività di generazione coordinate Offerta per il 43% di AEM Torino * Valorizzazione delle sinergie * Riduzione dei costi Interesse per l'acquisizione J della rete Enel di Milano maggiori costi per acquisti di materiali e servizi». Anche il margine operativo lordo ha preentato una riduzione, il 10,9%, rispetto all'anno precedente a ausa dell'aumento del costo el lavoro, bilanciato dall'uscia di 206 dipendenti. LUSSI DI CASSA Una fotografia più fedele, però, ate le caratteristiche particoari degli esercizi presi in consierazione, può essere offerta all'esame del cash flow e dagli nvestimenti: 316 miliardi nel 95 (più 116 miliardi di investimenti); 335 miliardi a fine '96 più 121 di investimenti); 292 miliardi di flusso di cassa nel 97, più 207 miMardi di investimenti. La posizione finanziaria etta è passata da un saldo deitorio di 22,9 miliardi nel '95, a 4,7 del '96 e 76,3 del '97. L NUOVO ESERCIZIO 'utile ordinario per azione è tato di 123,1 lire nel '95, di 24,5 nel '96 e di sole 98 lire nel 97.1 primi quattro mesi del '98 egnalano un incremento del margine operativo lordo del 19%, per un totale di 156 imbardi (contro i 291 dell'intero '97). Il risultato netto del primo quadrimestre ammonta a 117 miMardi, con una crescita del 25% rispetto all'analogo periodo del '97 (e ai 180 dell'intero esercizio scorso). Aem ritiene, alla luce dei risultati acquisiti nei primi 5 mesi dell'anno, che «l'esercizio '98 potrà chiudersi con risultati migliori del '97, sia per un andamento climatico non sfavorevole, sia per i risultati di una politica volta al contenimento dei costi e al recupero di efficienza». «Il cash flow operativo - aggiunge la società - potrà essere migliore del '97 e superiore al livello delle attività di investimento che si prevede di reabzzare nel '98, pari a circa 194 miliardi». La posizione finanziaria netta non dovrebbe registrare variazioni significative rispetto al '97. IL COSTO E'GIUSTO? Ardua domanda, dato che la forbice di prezzo sulla cui base si è avviata la presentazione agli analisti è molto ampia, tra le 1.220 e le 1.670 lire (il che sta a indicare che il lotto minimo di 2.500 titoli avrà un prezzo tra i 3 e i 4 milioni di lire). Uno studio della Cariplo, dedicato all'esame dei flussi di cassa futuri, è giunto a una valutazione teorica di 1 .850 lire per titolo. Chi ha messo a confronto l'Aem con altre società del settore, tipo Edison, Sondel, Endesa, ha suggerito una valutazione media di 1.562 lire. RENDIMENTO Se i prezzi massimi e minimi di offerta vengono messi a con-, franto con i dati di bilancio '97, si ottiene un rapporto tra prezzo e patrimonio netto per azione pari a 1,1 volte (nel caso di offerta a 1.220 lire) e di 1,5 volte (nel caso di offerta a 1.670 lire). Il rapporto prezzo/utile per azione sarà, rispettivamente, di 12,2 e di 16,7 volte; tra prezzo e cash flow per azione da 8,7 e 12 volte. E il dividendo? Sui dati '97 si va dal 5,4% al 7,4%, a se-, conda del prezzo d'offerta. Un rendimento non disprezzabile, dati i tempi. Ugo Bertone d lt ti CALENDARIO DELL'INVESTITORE LUNEDI' 13 Entro oggi chi si è prenotato può, negli orari di sportello, revocare per iscritto il mandato. In mancanza di revoca la banca (o la sim) provvedere a eseguire l'incarico di acquisto al prezzo fissato nell'offerta pubblica di vendita (OPV). MARTEDj' 14 - MERCOLEDÌ115 Giorni di apertura e di chiusura ufficiale della OPV Le domande di adesione all'offerta si considereranno convenzionalmente presentate tutte alle ore 9 del 14 luglio. Nel caso in cui il quantitativo di azioni richiesto dagli investitori privati fosse superiore al quantitativo di azioni assegnato ad ogni collocatore, NON sarà assicurata l'assegnazione di un lotto minimo a ciascun mandante, ad eccezione dei dipendenti e pensionati AEM. Nel caso di richieste superiori all'offerta, ogni banca (o sim) riceverà azioni proporzionalmente all'ammontare delle accettazioni (inteso come numero di richiedenti) ad essa pervenuto. Ciascuna banca (o sim) provvedere quindi ad attribuire il lotto minimo (2.500 azioni) mediante estrazione a sorte, che sarà effettuata con modalità che consentono la verificabilità delle procedure utilizzate e la loro corrispondenza a criteri di correttezza (alla presenza di un terzo indipendente: notaio, sindaco, revisore). MERCOLEDÌ'22 E' il giorno di pagamento delle azioni alla banca (o sim).

Persone citate: Polo Elettrico, Ugo Bertone