Il cult della cintura e il ragazzo del bowling di Bruno VentavoliMaria Latella

Il cult della cintura e il ragazzo del bowling [spot parade] Il cult della cintura e il ragazzo del bowling N EL «Grande Lebowski» John Turturro ancheggia vestito con improbabili tutine sgargianti e ostenta gestacci volgari. In «Buffalo 66» Vincent Gallo trova ristoro alla sua vita schizzata misurando con l'occhio la . parabola del tiro. In «Strade perdute», Bill Pullman e Patricia Arquette attraversano fumose piste con annesso bancone bar. Nei tre film cult del momento il bowling si afferma come uno dei passatempi-sport più visionari, più poetici, più cinematografici. Sono tre episodi indipendenti. Ma troppo geniali, troppo immaginifici, troppo evocatori per non indicare una moda. Troviamo le piste di legno lucide anche negli spot della campagna commissionata dal Ministero dei Trasporti per sensibilizzare il popolo degli asfalti a una maggiore disciplina. Un ragazzo lancia la sua boccia da bowling contro i birilli che esplodono nell'aria. Con stupore si accorge che i birilli sono caduti tutti meno uno. Perché? Perché l'unico sopravvissuto è tenuto in piedi da una cintura di sicurezza. La voce fuori campo conclude: «Esci dalla massa, mettiti la cintura». Un linguaggio semplice, persuasivo, soft che invita alla prudenza per non restare vittime degli strike del destino sulle strade. La regia è di Alessio Gelsini Torrisi. La campagna è stata curata dalla J. Walter Thompson. [Bruno Ventavoli] E'sempre lui. ^ Little Tony, ospite diSapored'estate e, in alto a destra la giornalista Maria Latella

Persone citate: Alessio Gelsini, Bill Pullman, John Turturro, Little Tony, Patricia Arquette, Vincent Gallo, Walter Thompson