PETRUCCIANI

PETRUCCIANI PETRUCCIANI JAZZ evoluto di classe planetaria è quello dell'asso del pianoforte Michel Petrucciani. . Vanto della Francia jazzistica fin dai suoi esordi di enfant prodige nel 1977, si fa conoscere sull'arena internazionale grazie a collaborazioni con Kenny Clarke, Clark Terry e soprattutto il flautista Charles Lloyd, e riesce in pochi anni a diventare una delle stelle più contese dai festival più importanti del mondo. Ammirato per la sua disinvoltura sull'intera tastiera del gran coda, impetuoso nel tocco ma anche delicato e lirico, evoca mondi sonori di rara intensità quando è in solitario, o in trio: sabato 11 sfiderà invece il terzo e il quarto dei Mondiali di Francia con un sestetto internazionale, comprendente il bassista Anthony Jackson, il complesso, multiritmico batteur Steve Gadd, il trombonista Denis Leloup e due luminari italiani, il torinese Flavio Boltro alla tromba (Dizzino in Francia è ormai una star incontrastata e adorata) e Stefano Di Battista al sax. Concluderà la nottata di sabato 11, dalle 23 ai Giardini Reali, l'orchestra-spettacolo «Cubanismo», larga compagine isolana di selvaggio, sentimentalissimo «Uscio» caribico: salsa piquante, son montuno e altri bailables. Quattordici gli elementi, con il trombettista Jesus Alemany e il pianista Alfredo Rodriguez come principali solisti, Rolo Martinez e Lazaro Rodriguez al canto e non meno di cinque percussionisti puri sono l'organico dell'ensemble. Una formazione che è già una dichiarazione d'intenti le. f.j

Luoghi citati: Francia, Rolo