Alla corte del Jazz di Edoardo Fassio

Alla corte del Jazz Alla corte del Jazz TORINO capitale jazz del Vecchio Continente? Pourquoi pas? La città afrosabauda ospita il maggior numero di concerti in Italia e il Jvc Festival è l'occasione più scintillante per far affiorare in piazza il movimento che circola sottopeUe. I due centralissimi palchi della manifestazione sono allestiti ai giardini di Palazzo Reale, riservati alle esibizioni gratuite alle 18 e alle 23. In Piazzetta Reale, a partire dalle 21,15, i concerti a pagamento, a cominciare, venerdì 10 - ingresso 30 mila lire - con la magia del samba beat di Joào Gilberto, a seguire la professionale sensibilità di Dianne Reeves. Sabato 11 tocca al sestetto del fenomenale pianista francese Michel Petrucciani (25 mila); poi, il maxigruppo salsero Cubanismo. Domenica 12 alcuni dei protagonisti del Festival parteciperanno ad un «happening» pomeridiano al Castello di Masino; pausa sul palco grande durante la finale dei Mondiali di calcio, ingresso libero dalle 23 ai Giardini per il Tenor Conclave. E' un'operazione neo- bop che coinvolge quattro sax tenori: Diego Borotti, Alfredo Ponissi, Roberto Regis e Paolo Porta. Lunedi 13 (16 mila) Medeski Martin & Wood il cui ed «Combustication» consolida la fama del precedente, vendutissimo «Shack-Man», confezionato in un angolo remoto delle Hawaii. Del ritorno in studio a New York City ad esplorare altre vibrazioni dicono: «E' un contrasto di giungle, New York ha meno noci di cocco ma molte più tazze di caffè». Conclude il sassofonista Steve Grossman. Martedì 14 George Benson, star del chitarrismo jazz e della canzone sophisti-soul (biglietti a 25. mila) e il trio del veneto Pietro Tonolo, già dell'orchestra di Gii Evans. Mercoledì 15 il Latin Grossings degli eroi dei due mondi Steve Winwood, Tito Puente e Arturo Sandoval (25 mila) e i Rawbone guidati da Abraham Burton. La conclusione, il 16 luglio, è affidata alla Big Band di Ptlll Woods e (in sostituzione di Jackie Me Lean, che ha annullato la tournée europea) alla Urlasky All Stare, il sestetto di jazz-retrò che ogni pomeriggio, per l'intera durata del Festival, si esibisce con brevi performance per le vie del centro, e che stavolta sarà impegnato in un intero concerto (ingresso 16 mila lire). I concerti pomeridiani (dalle 18 alle 19,15) ai Giardini Reali, consacrati per brevità allo «Spazio Giovani», offrono risonanza a musicisti emergenti: venerdì 10 lo chansonnier francese con impronte bossa Jean Yves Mestre, sabato 11 il quintetto Primitivo, tapis roulant di soul jazz citazionista e riempipista. Lunedì 13 il quartetto di Alessandro Ni in etto, martedì 14 il Brad Mehldau Trio, mercoledì 15 un attento interprete del blues contemporaneo, Dario Lombardo e la sua Blues Gang con il nuovo album «I Don't Want 2 Lose»; giovedì 16 il progetto Avorio di Silvia Pellegrino e Guido Canavese. Organizza l'Aics, tel. 011/561.3925 561.7045. http//www.jazztorino.com e-mail: aics@arpnet.it. Edoardo Fassio in Piazzetta Alla corte del Jazz

Luoghi citati: Hawaii, Italia, New York, Torino, Vecchio Continente