Morte lungo il fiume, dopo un litigio di A. R.

Morte lungo il fiume, dopo un litigio Morte lungo il fiume, dopo un litigio Verbania, accoltella la fidanzata che voleva lasciarlo VERBANIA NOSTRO SERVIZIO Un litigio sulla spiaggia del fiume che si getta nel Lago Maggiore. Un uomo e una donna discutono animatamente in mezzo ai bagnanti. Improvvisamente lui estrae un coltello e l'affonda nell'addome della giovane: una, due volte. Una manciata di secondi, un urlo straziante e soffocante, poi la ragazza si accascia sulla sabbia, tra i bagnanti terrorizzati, in una pozza di sangue. E' morta così, ieri pomeriggio, Monica Calò, 29 anni, di Domodossola. L'omicida è un commerciante di Pisogne (Brescia), Marco MigUarini, di dieci anni più anziano: Sposato, aveva allacciato una relazione con la giovane ossolana. Un rapporto difficile, tanto che la donna da tempo aveva manifestato l'intenzione di troncarlo. Lui non si era rassegnato al distacco, forse ieri pomeriggio aveva tentato un estremo tentativo di rappacificazione. Di fronte alla decisione di Monica Calò, l'uomo avreb¬ be perso la testa. Ma non è escluso che nella mente del Migliarini l'idea di farla finita stesse maturando da tempo: gli inquirenti hanno trovato sulla sua auto un tubo di plastica, non si esclude che il commerciante avesse premeditato un gesto disperato e risolutivo. Concludere la sua esistenza e forse trascinare con sé anche la donna. Ma ieri pomeriggio qualcosa gli ha fatto cambiare idea. Sotto choc, a lungo interrogato in questura, ieri sera continuava a riptere che non era sua intenzione uccidere, ma di aver perso la testa e di aver utilizzato un coltello da cucina. Il delitto poco dopo le 16. Subito dopo il commerciante, correndo all'impazzata e facendosi largo fra i numerosi giovani che affollavano la spiaggetta, si è tuffato nelle acque del Lago Maggiore, che sono a due passi dalla foce del torrente. La scena sotto gli occhi di numerosi testimoni. Due bagnini del Circolo Canottieri, che si trova a poca distanza, e due ragazze hanno tenta¬ to di soccorrere Monica Calò. Non c'è stato nulla da fare: la giovane è spirata tra le braccia dei soccorritori per la gravità delle profonde ferite. Il Migliarini ha cercato una disperata via di fuga, inseguito da uno dei bagnini. A nuoto si è allontanato da riva, ma ha percorso pochi metri. L'allarme lanciato immediatamente ha fatto accorrere sul luogo gli agenti della vicina questura. Due agenti e uno dei bagnini, a bordo di un natante in dotazione alla Canottieri, hanno raggiunto Marcio Mariolini che non ha opposto resistenza. Portato a riva e preso in consegna dai poliziotti è stato condotto in questura dove fino a tarda sera è stato interrogato dal sostituto procuratore Fabrizio Argentieri. La salma di Monica Calò, coperta da un telo di plastica azzurra, è rimasta sul luogo del delitto per un paio d'ore, in attesa della perizia del medico legale. Poi è stata ricomposta nell'obitorio dell'ospedale. [a. r.]

Persone citate: Fabrizio Argentieri, Mariolini, Monica Calò, Sposato

Luoghi citati: Brescia, Domodossola, Pisogne, Verbania