Di Pietro s'impunta: no all'amnistia

Di Pietro s'impunta: no all'amnistia Cossiga insiste, D'Alema frena: al momento non è una proposta praticabile Di Pietro s'impunta: no all'amnistia «Ma l'Ulivo non si lascerà infinocchiare» ROMA. A Strasburgo in visita per il Ppe, Francesco Cossiga rilancia la sua proposta di amnistia per i reati di Tangentopoli e la collega all'ipotesi di commisione parlamentare di inchiesta: «All'amnistia si giunge attraverso un processo. Poteva essere il culmine della Bicamerale, ora può costituire l'apice della commissione di inchiesta su Tangentopoli». E il processo - vale a dire .la commissione - per l'ex capo delo Stato, «deve essere tale», non sottoposta a condizioni che la frustrerebbero, e deve durare «almeno un anno». Quanto all'amnistia, Cossiga ritiene che debba riguardare il finanziamento illecito ai partiti e i reati connessi «che sono stati dilatati all'inverosimile, vale a dire i falsi in bilancio». «Le amnistie non si fanno per graziare i colpevoli, si fanno per interesse generale, come fece Togliatti, che non aveva minimamente in testa di fare un favore ai repubblichini ma di creare condizioni di pacificazione del Paese. Questo deve essere chiaro», conclude, ricordando che un'amnistia del genere ci fu già nel 1989, e «coprì i finanzia- menti illeciti che avevano profili internazionali importanti» mentre oggi si tratta di «sbarazzare il Paese da quelli che il giudice Colombo ha definito possibili sistemi di ricatti e controricatti». Fin qui Cossiga. Ma nell'Ulivo l'idea dell'amnistia fa per ora registrare più dissensi che consensi. Massimo D'Alema la considera «un'ipotesi al momento non praticabile». E ne fornisce anche i motivi tecnici: «Ci sono procedimenti in corso e sentenze di primo grado, altre perfino passate in giudicato. Cosa facciamo, cancelliamo pure le sentenze passate in giudicato oppure amnistiamo soltanto i più sfortunati, che non hanno ancora avuto le sentenze? Forse poteva essere praticabile in passato, ma l'opinione pubblica non l'avrebbe accettata, e non mi pare più un tema attuale». Anche i socialisti dello Sdi sono contrari («I processi li devono fare i giudici», dice Enri- co Boselli). Idem i verdi, il cui capogruppo al Senato Maurizio Pieroni irride alla proposta: «Come sempre in Italia dietro i grandi clamori si agitano piccoli interessi di botte- ga. All'osteria di Cossiga se noi portiamo il vino e Forza Italia i tarallucci tutto si risolve. No grazie, non si può fare. L'amnistia aveva un senso nell'ambito del processo di riforma costituzionale. Ma Berlusconi quella chance se l'è giocata». Il quale Berlusconi preferisce non intervenire sulla questione: «Ritengo però che la strada per arrivare ad un'amnistia o comunque ad una soluzione politica sia una strada molto lunga e molto difficile», aggiunge enigmatico. E toni di scherno usa Antonio Di Pietro nei confronti del suo ex amico (che non nomina): «Finalmente l'Unione dei Restauratori (Udr) ha dichiarato, per bocca del suo autorevole presidente, le linee del suo programma politico: dare un contributo per il rilancio dell'occupazione dei politicanti, cioè quell'esercito di senza lavoro del sottobosco politico della Prima Repubblica. Siamo certi che l'Ulivo questa volta non si lascerà infinocchiare e risponderà, come noi, no all'amnistia». Più possibilista è invece un politico più navigato come il presidente del Ppi Gerardo Bianco, che sostiene di «non vedere negativamente» la proposta lanciata da Cossiga, ma sganciata dalla commissione di inchiesta, che disapprova. «Alla creazione di una commissione Tangentopoli che getterà solo ulteriore discredito sulla vita politica, preferisco la chiusura della vicenda», spiega da Strasburgo. [m. g. b.] «Bisogna distinguere tra la corruzione e la concussione E per la violazione del finanziamento nessun Paese prevede pene detentive» «tepoi quel devamente oleati». ipotizza d'accordo? rebbe anche concussione. ra giusto, né distinguere i i che vanno può signifile al princiontro si sta vitare è pron cui l'oppoe giudiziario democratica. bile: va conari dell'ordi». trovata per all'impunità. ati. E riscri-

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