Tangentopoli, intesa sull'inchiesta

Tangentopoli, intesa sull'inchiesta Dinie Marini mediatori, si riannoda il dialogo fra Polo e UliVò. Il no di Di Pietro Tangentopoli, intesa sull'inchiesta D'Alerna: ma niente processi Berlusconi:resterò fuori ROMA. E' probabile che si faccia la commissione parlamentare che dovrà indagare sulla corruzione politica. La decisione sarà messa ai voti alla Camera il 23 luglio. Lamberto Dini e Franco Marini (che chiede la depenalizzazione del reato di finanziamento dei partiti) hanno fatto da mediatori, e per D'Aléma è diventato arduo «rifiutare» la commissione. Il leader dei Ds ha scelto di porre condizioni ferree per garantire che la commissione non finisca per giudicare i magistrati, con il proposito di cogliere l'occasione per «riannodare il filo del dialogo con il Polo». Silvio Berlusconi ha replicato con toni concilianti, assicurando di non aver mai pensato di far parte della commissione: «£' anche una questione di buon gusto», ha detto. Secco il no di Di Pietro: «Non permetteremo a nessuno di confondere i giudici con i ladri», ha scritto su Oggi, confermando il suo no via telefono durante il vertice di maggioranza. Bruzzone, Meli, Rampino Raplsarda e Singer ALLE PAG. 2,3 E 5

Persone citate: Berlusconi, Bruzzone, Di Pietro, Di Pietro Tangentopoli, Franco Marini, Lamberto Dini, Meli, Silvio Berlusconi, Singer

Luoghi citati: Roma