La moda sfrutta il Papa per mettersi in mostra di Antonella Amapane
La moda sfrutta il Papa per mettersi in mostra Roma, Gattinoni fa sfilare gli abiti in materiali edilizi. Ragazze in tenuta adamitica per Marella Ferrera La moda sfrutta il Papa per mettersi in mostra La voce del pontefice accompagnerà dopodomani Nathasha Stefanenko ROMA DAL NOSTRO INVIATO La voce del Papa incisa in un disco accompagnerà a tempo di musica Natasha Stefanenko mentre, giovedì sera, scenderà la scalinata di piazza di Spagna. La notizia arriva dall'atelier milanese di Etro che ha deciso di abbinare alla singolare colonna sonora il più bell'ingegnere metallurgico del mondo. E' l'ennesima provocazione di un astuto marketing per mettersi in mostra a tutti i costi, con qualsiasi mezzo. Il ed s'intitola «Forgive Us», perdonaci. Opera di Consoli e Mariotti che hanno mixato le preghiere di Giovanni Paolo II - registrate durante una sua visita a Firenze - insieme con arrangiamenti da discoteca, canti gregoriani e cori popolari. La polemica è garantita. E' probabile che si scateni un putiferio simile a quello che accompagnò prima l'uscita di «Wojtyla Disco Dance». E poi l'arrangiamento rap «Hip Hop Professione Papa», in cui Sal- vetti scippò la frase del Pontefice «pace giusta pace». «Nel nostro caso si tratta di un omaggio al Giubileo. E' la prima volta che veniamo a Roma...», commenta Kean Etro con tono da finto ingenuo. Si vedrà. Gli omaggi all'Anno Santo si sprecano. Quello di Gattinoni però è d'altro tipo, riflette un dato di fatto, i lavori in corso. Fra ruspe e mucchi di terra nel cantiere di Galleria Borghese sfilano gli abiti in materiali edilizi. Il più fantasioso è un gonfio vestito di isolante per terreno, con strascico di 20 metri. Esulta Fernanda Gattinoni - appena insignita Cavaliere di Gran Croce - di fronte alle giacche catarifrangenti con la nuova spalla «patologica». Ispirata alla fasciatura di un operaio infortunato. Tutto è incompiuto, in divenire: dalle scarpe di plastica che paiono ponteggi sospesi, alle sottane ricamate con fui della luce, colate di piombo, vernici. Guillermo Mariotto per Gattinoni applica interventi tecnologici, di ricerca esasperata, su forme sartoriali di rara bellezza. E' un soffio la tunica di petali in chiffon imbrattati di silicone. Brillano i dipinti a mano sulle stampe dei progetti architettonici. Gai Mattiolo in prima fila applaude il collega (fra i due è pace) mentre le ragazze dai volti impolverati sfoggiano casquette di lamiera con luci da minatore a intermittenza. Quanti uomini metteranno i collant? Moltissimi a giudicare dalle rosee previsioni della Wolford che entro ottobre sfornerà 50 mila esemplari per lui (prezzo 110 mila lire). Ieri notte alcuni ragazzi in perizoma hanno presentato le nuove panta-calze, in morbido velvet elasticizzato, dotate di slip maschile. «Voghamo far provare agli uomini una sensazione di piacevolezza che già le donne conoscono», dicono i produttori che oltre il modello nero presto lanceranno quello trasparente, dedicato a un pubblico particolare. I corpi esibiti sono un tormentone. La platea si chiede che bisogno ha la brava Marella Ferrera di man¬ dare sul podio in tenuta adamitica una tremante ragazza ciclope, gli occhi sigillati da pennellate di argilla bianca. Pube en plein air pure per la top Ève Salvais che porta in braccio un terrorizzato bimbo, anche lui nudo. La Ferrera reinventa Penelope, crea incantevoli tuniche intagliate al laser, intesse cappe di ragnatela di lana ricamate con pietre laviche. E poi incrosta di ceramica giacche e sottane, applica centrini al tombolo su abiti di pizzi siciliani da 100 milioni. Incede a tempo di valzer la bella principessa Sissi voluta da Egon Furstemberg. La interpreta Martina da Praga. Sottile fanciulla con volto angelico. Nero e grigio i colori dominanti per passeggiare nei giardini del Prater. Ricami, nervature e alamari si rincorrono nei portabili tailhur di vigogna con le giacche avvitate. Naomi arriva oggi, la sua eterna rivale-fotocopia (Giorgianna Robertson), l'ha preceduta. Antonella Amapane
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