le accuse al docente
le accuse al docente le accuse al docente La Lipari: Romano mi invitò a tacere ROMA. Ecco alcuni passaggi chiave dell'interrogatorio di Maria Chiara Lipari. L'INGRESSO. «Entro nella sala numero 6, perché dovevo telefonare. Vedo una persona che corrisponde a Ferraro, sull'asse tra la porta e la finestra di destra. Il suo viso l'ho ricordato qualche giorno dopo, in un lampo. Poi mi volto verso il telefono, e noto delle presenze: Liparota, un po' più vicino alla finestra, e la Alletto, verso sinistra. Erano l'uno accanto all'altra, e la loro presenza lì era strana. Erano fermi, contratti, non stavano facendo niente. Nella stanza c'era un'aria come trattenuta. Non ho visto mani nei capelli, nessun gesto da cui derivasse una tensione espressa, ma c'era un'aria di gelo...». IL CIAO DI FERRARO. «Mentre provavo a telefonare mi è passato accanto un uomo che mi ha detto a bassa voce: "Ciao Chiara". Credo di non aver risposto, ero concentrata sugli squilli del telefono. Era Salvatore Ferraro...». IL DUBBIO SCATTONE. «Anche prima del loro arresto, avevo avuto la sensazione di aver visto nella sala anche Giovanni Scattone, ma avevo un ampio margine di incertezza... Lo ricordo in due momenti: il primo mentre stavo col telefono in mano; ebbi la sensazione che oltre alla persona che mi passò vicino e mi salutò ce ne fosse un'altra, e credo fosse Scattone. Poi penso di averlo visto uscendo dalla sala: era sulla sinistra, e mi indicò ad un'altra persona...». IL COLPO. «Prima di entrare nella sala 6 sentii un colpo, assolutamente niente di acuto. Un botto, un tonfo...». «SANA DI TESTA». «Si è fatta una speculazione sulla mia ipersensibilità, che io ho, anche notevole... Sono stata in analisi quattro anni, ma non ho mai avuto disturbi psichici né comportamentali...». LE PRESSIONI. «Il professor Romano (il docente accusato di favoreggiamento, ndr) mi disse di lasciar decantare la cosa, di tornare ai miei studi, ma io avevo l'intima convinzione che si trattava di un fatto in cui c'entrava l'Istituto. Sentivo che tutti si comportavano in maniera strana...».
Persone citate: Ferraro, Giovanni Scattone, Liparota, Salvatore Ferraro, Scattone
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