Un pentito: a Napoli, volevamo uccidere le mogli dei Grandi di A. R.
Un pentito: a Napoli, volevamo uccidere le mogli dei Grandi « Camorra contro il G7 » Un pentito: a Napoli, volevamo uccidere le mogli dei Grandi PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE La camorra quattro anni fa voleva assassinare le mogli dei presidenti impegnati nel G-7 a Napoli. Si doveva sparare con mitragliatori kalashnikov di fabbricazione sovietica. Il piano militare prevedeva anche il lancio di bombe a mano. Alla fine non se ne fece niente perché il camorrista Pietro Cozzolino, anello del traffico di droga, si pentì in carcere e indicò l'arsenale dal quale il commando avrebbe dovuto prelevare le armi. E' stato lo stesso Cozzolino ieri mattina a raccontare dell'attentato, deponendo in tribunale a Palermo nel processo per concorso in associazione mafiosa al deputato forzista Marcello Dell'Utri, ex presidente di Publitalia. La testimonianza ha fornito all'avvocato Enrico Trantino, del collegio difensivo, l'occasione per sottolineare che se i boss intendevano compiere un attentato durante il vertice dei Capi di Stato presieduto proprio da Berlusconi «questo conferma quanto da noi sempre sostenuto: non c'è stato accordo né con Berlusconi né con Forza Italia per incidere favorevolmente sul regime detentivo imposto dal 41 bis». La procura della Repubblica di Palermo intanto ha avviato un'inchiesta su minacce che ripetutamente il finanziere Filippo Alberto Rapisarda, un tempo amico e ora accusatore di Dell'Utri, avrebbe ricevuto. Telefonate intimidatorie sarebbero giunte fino a pochi giorni fa. Rapisarda a quanto pare è fra coloro che sostengono che nel 1980 l'allora capo della mafia di Palermo Stefano Bontade (assassinato l'anno seguente) avrebbe dato a Berlusconi 20 miliardi perché fossero riciclati. E il pentito Cozzolino nel suo interrogatorio ha anche parlato di 70 miliardi che venti anni fa il suo gruppo camorristico avrebbe affidato a Bontade e al suo referente a Milano Vittorio Mangano (ex stalliere nella residenza di Arcore) perché pure questi fossero riciclati. «Era Dell'Utri che doveva occuparsene», ha detto Cozzolino. Dell'Utri ieri stesso ha annunciato querele contro tutti. [a. r.]
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