Le foto tradite dal colore di Gabriele Beccaria

Le foto tradite dal colore Esperti Usa: sbiadiscono, in pochi decenni non si riconosceranno più Le foto tradite dal colore CI vedranno con le facce bluastre, davanti a cieli innaturalmente rossi. E rideranno alle nostre spalle. Fra un trentennio le fotografie delle vacanze 1998 immortaleranno una catastrofe: gli amati-adorati colori, per i quali abbiamo selezionato i rallini e programmato e riprogrammato il minicomputer della fotocamera, se ne saranno andati. Al loro posto scintilleranno tinte impazzite, facendoci apparire alieni appostati su pianeti infernali. E se la carta terrà, qualche anno dopo, non ci saranno neanche più quelle, ma una ripugnante mappazza opaca, da far rimpiangere il morbido tono seppia che imbozzola le immagini vittoriane. A New York si sono riuniti esperti da America e Europa per scambiarsi informazioni su questo dramma futuro e su altri apocalittici scenari già in corso e per immaginare una via d'uscita. Oltre ai miliardi di ricordi sigillati negli album fami- bari, infatti, è in pericolo la memoria collettiva del tardo XX secolo, conservata in archivi e musei. Da quando è diventata d'uso generalizzato negli Anni 60, la tecnica dei tre strati sensibili - giallo, magenta e cyan non è sostanzialmente cambiata, ma solo di recente si è scoperto che ciascuno tende a svanire, a seconda dell'impatto della triade distruttiva di luce, calore e umidità. Inutile, per ora, trasferire le foto su altri supporti. Se la carta di oggi non supera il secolo, pellicole, dischetti, nastri e cdrom sono ancora più fràgili, con esistenze che non raggiungono' la metà di quella defloro proprietari ossessionati dall'immortalità. «Il colore è effimero nella vita come nelle istantanee», ha detto l'artista inglese David Hoclcney, famoso per le sue polaroid. Ammoniva così i collezionisti: «Sconsigliate per un investimento». Gabriele Beccaria

Persone citate: David Hoclcney

Luoghi citati: America, Europa, New York, Usa