Per Malpensa, Roma all'attacco

Per Malpensa, Roma all'attacco Il governo e la Sea contestano Bruxelles. Non escluso il ricorso alla Corte di GiustMa Per Malpensa, Roma all'attacco Burlando prepara l'incontro con Kinnock ROMA. Malpensa cerca la mediazione: già in settimana, tramite i buoni uffici del consigliere diplomatico, ambasciatore Vinci Giacchi, il ministro Burlando e il commissario Kinnock potrebbero smetterla con le lettere e discutere di persona. Sarebbe un passo importante per chiudere una polemica su Malpensa 2000 che vola alta da mesi. Decolla infatti a marzo da Milano, dalle compagnie concorrenti che si ribellano alla decisione di traslocare da lanate per lasciare campo libero ad Alitalia nei collegamenti su Roma e trasferirsi su uno scalo tutto da completare e da collegare con il resto della regione. Rimbalza in aprile a Fiumicino, scalo poco propenso a farsi dirottare su Milano una grossa parte del traffico intercontinentale Alitalia. Si surriscalda a Bruxelles, con il commissario Neil Kinnock schierato a favore della concorrenza: scrive a Romano Prodi per ricalcare i grandi vantaggi (in violazione delle regole comunitarie) per una sola compagnia aerea, l'Alitalia già «sposata» con Klm e quindi in grado di erodere grandi quote di traffico. Coinvolge la Sea, la società di gestione che teme ritardi e danni per decine di miliardi. Non risparmia la presidenza del Consiglio, perché Prodi rinfaccia a Kinnock il ritardo nella contestazione dell'incompatibilità: dopo mesi di elogi,'il commissario è arrivato a contestare Malpensa ed a minacciare la riapertura del dossier Alitalia, appena 4 mesi prima dell'apertura ufficiale (prevista per il 25 ottobre), dello scalo. E si allarga al ministro dei Trasporti Claudio Burlando, coinvolto in prima persona come «padre» del progetto. Burlando, seccato dall'intervento di Bruxelles, interviene a minacciare un ricorso alla Corte di giustizia dell'Aia: «Il governo italiano andrà a verificare quanto sia fondata, anche in termini di diritto comunitario, la posizione che Bruxelles dice oggi di voler assumere». Non solo, resta lo stupore per l'atteggiamento di Kinnock, sempre perfettamente informato sulle vicende Malpensa-Alitalia: quindi sapeva tutto del trasferimento da Linate anche quando ha approvato il piano di rilancio della compagnia. Il nocciolo della vicenda, ricorda il ministro è costituito da 4 mila miliardi: il valore del traffico aereo tra l'Italia e i grandi scali europei che le grandi compagnie utilizzano come punto di partenza per i voli a lungo raggio. Con la partenza di Malpensa 2000, dice il ministro, l'Italia punta a riappropriarsi di valore aggiunto e occupazione finora «regalati ad altri». E altre preoccupazioni, secondo Burlando, arrivano dalle insistenze degli «avversari interni» di Malpensa, dei difensori dell'aeroporto di Fiumicino, compreso il sindaco di Roma Francesco Rutelli: «Una squadra davanti all'avversario dovrebbe presentarsi sempre in modo compatto - dice Burlando - prima vince la partita e poi si mette a discutere dei premi; invece da noi c'è chi ha già comunciato a discutere dei premi prima ancora di giocare la partita, regalando così delle armi all'avversario». Rutelli ribatte subito e con vigore: «E' vergognoso e ridicolo il tentativo di accusare di fare il gioco del nemico europeo la città di Roma e quanti si stanno battendo per correggere le evidenti storture del progetto Malpensa». Un situazione spinosa, dunque, che potrebbe risolversi in altri ritardi e altri sfasamenti, a tutto danno degli interessi nazionali. Stando alle cifre ufficiali, Malpensa infatti è ben lontana dalle quote di traffico della concorrenza europea. La torta del trasporto aereo europeo va in gran parte agli scali del Nord Europa. La classifica '97 dell'Aci (Airport Council Association), vede in testa l'aeroporto di Londra Heatrow con quasi 58 milioni di transiti, 18 mi¬ lioni in più di Francoforte (40,2 milioni di passeggeri), terzo il Charles De Gaulle di Parigi, con 35 milioni. Siamo lontani dagli aeroporti Usa (70,2 milioni di passeggeri a Chicago), ma gli scali italiani sono a quote ancora più basse: Roma Fiumicino è a 25 milioni (31° posto), Linate a 14,2 milioni di passeggeri (58°), e Malpensa prima della trasformazione in un grande raccordo europeo, ha ospitato appena 3,9 milioni di passeggeri e come volume di traffico è al 146° posto nel mondo. Bruno Gianotti £UÌ TQACDAQTA RI Bill1 ^e"a tabella Aea il numero di passeggeri trasportati sulle " europee dalie principali compagnie {dati in milioni) Compagnie 1996 1997 Var. % BRITSH AIRWAYS 18,48 18,80 +2,1 LUFTHANSA 14,08 18,48 +10,1 SAS 9,90 110,33 +9,9 AIR FRANCE 8,04 10,62 +32,2(a) ALITALIA 7,77 7,77 +0,0 KLM 0,87 7,70 +12,1 SWISSAIR 5,34 6,82 +27,6 SABENA 4,26 8,78 +34,9 IBERIA 8,28 8,82 +4,5 AER UNCUS 3,82 3,88 +9,5 FINNAIR 2,82 3,14 +11,4 BRITISH MIDLAND 2,83 3,13 +10,6 (a) Idoli'97 di Air France includono la ex-Air France Europe GLI SCALI Al RAGGI GRADUATORIA DEI PRINCIPALI SCALI EUROPEI PER TRAFFICO PASSEGGERI NEL 1997 DATI IN MILIONI DI PASSEGGERI E VARIAR IN % SUL 1996